Cremona, la vecchia colonia Farinacci rimessa a nuovo e donata alla città

Dopo 80 anni tornano le vacanze per bambini in riva al Po

Il restyling delle Colonie Padane di Cremona

Il restyling delle Colonie Padane di Cremona

Cremona, 19 agosto 2017 - Ancora pochi giorni e le Colonie Padane torneranno alla città. Proseguono spediti i lavori di recupero del parco in riva al Po, finanziati dalla Fondazione Arvedi Buschini. Un intervento che riporterà l’area al suo antico splendore, o meglio alla sua vocazione primaria: quella dello svago e del divertimento, per grandi e piccoli. Già oggi sbirciando tra gli alberi è possibile vedere quello che sarà in parte il lavoro finito: l’area è stata infatti arricchita di molti giochi, da quelli classici, come il minigolf ed il campo di bocce, al parco avventura tra gli alberi (una peculiarità fino ad oggi solo delle zone collinari o montane) che permette camminate mozzafiato su passerelle in quota, al parkur e ai percorsi fitness. Ma non solo, nell’area si trova un anfiteatro che verrà riportato a nuova vita grazie ad un profondo lavoro di recupero funzionale, come del resto sarà la piccola piscina per uso esclusivo dei bambini.

Il degrado alle colonie padane
Il degrado alle colonie padane
Una volta terminati i lavori l’intero complesso verrà restituito dalla Fondazione Arvedi Buschini al Comune, il quale provvederà ad affidare attraverso un bando la gestione. Una grande festa popolare, di cui ancora non sono stati resi noti i particolari, segnerà la restituizione del complesso alla città, una festa che si precisa sarà apertà a tutti e soprattutto ai bambini. Il Cavaliere Giovanni Arvedi, il magnate dell’acciaio cremonese, aveva presentato, attraverso la Fondazione creata con la moglie, circa un anno fa il progetto al Comune di Cremona, con la precisa volontà di creare uno spazio che fosse luogo di relax per le famiglie cremonesi. Un intervento complesso che investe l’intero edificio, restaurato e consolidato seguendo le più recenti normative e che ha alla base di ogni scelta progettuale criteri di compatibilità, di riconoscibilità, di reversibilità e di scelte di materiali coerenti con gli ambienti. Al piano terra, nelle ali laterali sono stati recuperati i servizi igienici con i relativi spogliatoi, mentre nel corpo centrale si troverà il bar ristorante. Al primo piano è stato creato un open space totalmente immerso nel verde. «La decisione di realizzare questo intervento e donarlo alla città trae origine dalla volontà di offrire un centro di ritrovo e svago alle famiglie, ai bambini, agli anziani che non hanno la possibilità economica per frequentare Circoli ed Associazioni private» avevava spiegato il Cavaliere Giovanni Arvedi al momento della presentazione del progetto che ora è realtà.