Molotov contro il centro Monsanto: danni ingenti, la pista degli eco terroristi

Un attentato alla sede della multinazionale di Olmeneta, dove lavorano undici persone

Vigili del fuoco, foto generica (Olycom)

Vigili del fuoco, foto generica (Olycom)

Cremona, 18 aprile 2017 -  La notte di Pasqua, un attentato ha causato danni ingenti alla sede della multinazionale Monsanto di Olmeneta (Cremona) dove lavorano 11 persone. Sono state lanciate contro il magazzino e il laboratorio di ricerca quattro bottiglie molotov che hanno causato un incendio domato dopo parecchie ore da squadre dei vigili del fuoco giunte da Cremona. I responsabili dell'azienda stimano che il danno ammonti a diverse centinaia di migliaia di euro perché sono state distrutte dal rogo le attrezzature ed è stato inferto un duro colpo alla ricerca.

'Bayer Monsanto matrimonio criminale NO OGM': con questa scritta su un muro, che è già stata cancellata, gli ecoterroristi avrebbero rivendicato la paternità dell'attentato. Altre rivendicazioni sinora non ci sono state. Quella scritta allude all'acquisizione della Monsanto da parte della Bayer nel 2016. Due delle bottiglie molotov non sono esplose altrimenti l'incendio sarebbe stato ancora più devastante. Il rogo ha interessato anche la cosiddetta 'camera del freddo' dove sono stoccati semi sperimentali, che non sono ogm, come precisa in un comunicato la Monsanto. Le indagini sono affidate ai carabinieri che oggi hanno acquisito le immagini riprese dalle telecamere della videosorveglianza.

L'attentato ha destato parecchia impressione in paese. Nonostante la maggior parte dei residenti nelle vicinanze dell'ex teleria Mazzini, dove ha sede il centro di ricerca, non si sia accorto di nulla, l'accaduto ha creato preoccupazione perché i capannoni si trovano vicino alle case. Nell'aprile del 2001, i magazzini di Lodi dove erano stoccati semi di soia e mais vennero distrutti da un incendio doloso. Anche in quel caso era stata trovata una scritta sui muri dello stabilimento: 'Monsanto assassina - No ogm'. Lo stabilimento della Syngenta Seeds spa a Casalmorano (Cremona) nell'aprile 2004 subì un assalto ecoterrorista rivendicato da una scritta anti-ogm sul lato nord del fabbricato. L'azienda era già stata presa di mira l'anno prima. E nel maggio 2002 gli ecoterroristi avevano colpito lo stabilimento di Madignano (Cremona). In tutti i casi i danni causati dagli attentatori sono stati ingenti.