Ladri di biciclette in stazione: sgominata una baby gang

Rubavano i mezzi per poi caricarli sul primo treno

Baby gang

Baby gang

Castelleone 8cremona), 23 luglio 2017 - «Mi hanno appena rubato la bici e i ladri si dirigono verso la stazione». L’allarme è stato dato da un abitante di Castelleone ai carabinieri del borgo i quali hanno messo in moto una pattuglia che è riuscita a intercettare i ladri mentre stavano caricando sul treno due bici appena rubate. Ma la sorpresa è che i tre intercettati e fermati avevano 44 anni. Sommando le età di tutti e tre. Sì, perché la baby gang che da qualche tempo sta mettendo a segno colpi nei paesi lungo la tratta ferroviaria Crema–Cremona è formata da un ragazzo di 16 anni, uno di 15 e l’altro di 13.

I tre non sono proprio sprovveduti: è certo che hanno messo a segno altri colpi, come è certo che c’è un ricettatore pronto a ricevere la refurtiva nei pressi della stazione d’arrivo, a pagarle e poi a sparire. L’ultimo furto è avvenuto questa settimana. I tre ragazzini, residenti a Crema, hanno preso il treno per Castelleone. Una volta lì hanno cercato dove colpire. Dapprima hanno forzato un cancello per entrare in un garage e sottrarre una bici e poi ne hanno preso un’altra che era stata parcheggiata fuori da un bar. Ma il proprietario se ne è accorto e ha chiamato i carabinieri che hanno intercettato i tre. Secondo gli investigatori, che stanno controllando le immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza della varie stazioni, la baby gang sta agendo da un paio di mesi, anche se i paesi dove ha rubato le bici sono diversi. Pare certo che a Castelleone abbiano messo a segno di recente un colpo e che ci siano le registrazioni delle telecamere della stazione. Adesso i carabinieri stanno cercando di capire chi possa essere il ricettatore per cercare di fermalo. Il furto di bici da quelle parti è molto fiorente e si calcola che nel cremasco vengano rubate ben oltre mille biciclette l’anno. Si favoleggia di un furgone che circola e che “inghiotte” le biciclette lasciate senza custodia, assicurate con catene o libere. Ma di questa circostanza non c’è mai stata verifica. Resta il fatto che uscire in bici e rientrare a casa a piedi resta sempre una spiacevole eventualità che si verifica troppo spesso.