Partita di calcio al buio: vincono i non vedenti

Cosa vuol dire giocare a calcio senza vedere? Adesso lo sanno anche gli allievi del Crema 1908

Gli allievi della squadra cremasca con le mascherine sugli occhi per simulare la condizione dei non vedenti

Gli allievi della squadra cremasca con le mascherine sugli occhi per simulare la condizione dei non vedenti

Crema, 3 dicembre 2016 - Cosa vuol dire giocare a calcio senza vedere? Adesso lo sanno anche gli allievi del Crema 1908 che ieri sera si sono prestati a un’esibizione che li ha messi non poco in difficoltà contro una squadra di non vedenti. I ragazzi, bendati, sono stati schierati contro la formazione avversaria, che a calcio già ci gioca ed è abituata a giocare al buio. In campo cinque elementi per parte. Il portiere è l’unico che ci vede, gli altri giocatori sono ciechi o bendati. Il pallone ha campanellini che al movimento suonano. Dietro la porta c’è un suggeritore che dice ai giocatori come si devono comportare. Quando la palla si ferma, l’arbitro, che ci vede, la muove per generare rumore e far capire dove si trova la sfera. È stata una dimostrazione forte quella alla quale hanno assistito una cinquantina di spettatori sul campo all’aperto del centro sportivo San Luigi di Crema e ad avere la peggio sono proprio stati gli allievi, abituati al silenzio e alla velocità sul campo, che in un momento hanno dovuto imparare a parlare per capire dove fossero e a rallentare le azioni per ascoltare il suggeritore da dietro la porta e seguire le sue indicazioni. I quattro non vedenti, questa volta, si sono presi una rivincita, indovinando la porta con i loro tiri, di fronte agli spaesati avversari che, in ogni momento, perdevano orientamento, palla, campo e cognizione del campo di gara. È finita con la squadra dei ciechi che ha infilato due volte il portiere avversario, non dando possibilità ai ciechi momentanei di rimontare.