Mamma bloccata a Cuba dal 2014 con le figlie: "Spero di rientrare entro maggio"

Crema, il papà delle bambine stava per firmare. Poi è arrivata la nuova frenata

La polizia

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Crema, 22 febbraio 2017 - Non trova fine la storia di Alice Citterio, 36 anni, ferma a Cuba dal 2014 e senza la possibilità di rientrare in Italia con le due figlie se non dopo che il padre abbia concesso il suo permesso per l’espatrio. Nel fine settimana sembrava che l’uomo, un cubano di 33 anni residente nel Cremasco, si fosse deciso a porre fine alla vicenda. Ma poi ci ha ripensato, chiedendo alla madre di firmare a sua volta l’impegno che, una volta tornata in Italia, non porterà le loro due bambine, di otto e nove anni, di nuovo all’estero. «Penso che firmerò il documento che mi sta chiedendo il padre – scrive la Citterio nella sua ultima lettera di sabato scorso – perché così chiuderemo la faccenda».

La storia è lunga, complessa e presenta molti lati oscuri. La donna, da tempo svincolata dal padre cubano delle sue due figlie, nel 2014 decide di andare a Cuba e si stabilisce a L’Avana. Le bambine hanno doppio passaporto italiano e cubano e probabilmente lei non sa che, una volta nell’isola caraibica, farà fede il passaporto cubano e le bambine ricadranno sotto quella legislazione. Così, quando decide di rientrare in Italia, non può farlo senza la firma del padre che consenta l’espatrio delle due minori. L’uomo è stato contattato ma ha riferito che non ci stava a concedere il permesso. Il cubano è stato più volte convocato in commissariato per cercare una via d’uscita. Nel frattempo la Citterio aveva chiesto aiuto. Ai Sabbioni e a Ombriano si sono organizzate raccolte di fondi da inviare alla donna la quale, grazie a questi soldi, era riuscita a trovare una sistemazione più consona per sé e per le figlie, visto che lei a Cuba risulta clandestina e non ha la possibilità di lavorare. «Grazie agli aiuti ricevuti – aveva scritto qualche settimana fa – io e le bambine siamo riuscite a trovare alloggio da una coppia di anziani. Abbiamo la possibilità di avere l’acqua calda e di fare la doccia». Anche in commissariato non si nascondono che la soluzione risiede solo nell’accordo tra la coppia. Sembrerebbe che i timori del padre risiedano proprio nel fatto che la sua ex compagna, una volta fuori da Cuba, possa portare via le bambine e sparire per sempre, facendo perdere le sue tracce.

Tuttavia, la stessa Citterio scrive: «Quando tornerò in Italia, spero entro maggio, vorrei trovare una casa in prestito a Crema, in attesa di ottenere un’abitazione nelle case popolari», segno che la donna avrebbe intenzione di stabilirsi qui. In questo modo il padre potrebbe avere le bambine vicino a lui.