Blitz anti estorsioni: tre arresti

Nell’operazione della Guardia di finanza anche quindici denunciati nel Cremasco. Prima si facevano pagare in nero poi ricattavano privati e aziende di PIER GIORGIO RUGGERI

Guardia di Finanza

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Crema, 11 maggio 2016 - Hanno bussato a casa di tre persone alle sei del mattino. Erano gli uomini della Guardia di finanza di Crema che hanno esibito un mandato di arresto firmato dal magistrato cremonese. Così tre persone del Cremasco sono finite dietro le sbarre e attendono oggi di parlare con il giudice che ha ordinato la loro traduzione in carcere. L’operazione della Guardia finanza, oltre agli arresti, ha visto denunciate anche altre 15 persone. Pesanti le accuse che parlano di associazione per delinquere finalizzata all’estorsione, all’evasione fiscale e all’attribuzione fittizia della titolarità di beni. Nei confronti dei tre arrestati e di altri 15 indagati si è proceduto al sequestro di beni mobili e immobili per 8 milioni di euro. Sin qui le notizie ufficiali che hanno scatenato una ridda di voci in città, alla ricerca delle identità delle tre persone finite in prigione.

Sembra a che a muovere la Guardia di finanza siano state una serie di operazioni che un imprenditore ha messo in atto per parecchio tempo. Questa persona, con l’aiuto di altre, tutte identificate dalla Gdf, avrebbe venduto prodotti della sua ditta a privati e anche ad aziende. In molti casi si sarebbe fatto pagare in nero, promettendo sconti, salvo poi ripresentarsi in un secondo momento dal cliente per esigere di nuovo il pagamento della fornitura, questa volta con regolare fattura. Di fronte alle proteste del cliente, l’imprenditore avrebbe avanzato una sorta di ricatto, chiedendo dei soldi per evitare di denunciare il pagamento in nero. Questo modus operandi sarebbe continuato per molti mesi, fin tanto che qualcuno si sarebbe deciso a denunciare la situazione alla Guardia di finanza la quale, fatte le opportune verifiche, ha chiuso il cerchio, presentando un rapporto alla Procura, eseguendo i tre arresti ed emettendo le relative denunce nei confronti di 15 persone. Nella mattinata di ieri in città era corsa voce che voleva che uno dei tre arrestati fosse un noto professionista, figura molto in vista in città. Questa persona era risultata irreperibile per tutta la mattina, mancando anche a un appuntamento importante e non dando alcuna notizia di sé. In questo modo erano state alimentate le voci di un suo coinvolgimento nel caso in questione. Invece, nel pomeriggio, il professionista è tornato reperibile, smentendo di persona le voci che erano circolate sul suo conto.