Arianna Zardi, nuove ipotesi sulla morte: urtata da una moto o uccisa a calci

Casalmaggiore, tre lesioni sospette al vaglio. Il giallo imbocca piste choc di GABRIELE MORONI

Arianna Zardi

Arianna Zardi

Casalmaggiore (Cremona), 23 marzo 2016 - «Ti ricordi la vicenda della Zardi? Lo slavo mi ha detto che a ucciderla era stato Giulio ...». Una telefonata intercettata nel 2013 fra due degli indagati per la morte di Arianna Zardi, venticinquenne studentessa di teologia di Casalbellotto, frazione di Casalmaggiore. Uscita di casa attorno alle 13 del 30 settembre 2001, una domenica, venne ritrovata senza vita due giorni dopo, sotto la modesta altezza di un ponticello a Torricella del Pizzo: uccisa, stabilì la perizia prima che il caso Zardi entrasse negli annali dei cold case da cui si sta tentando ora, faticosamente, di farlo uscire.

Archiviata la posizione di cinque indagati, rimane Giulio, oggi 29 anni, minorenne all’epoca. Anche se il test del Dna è risultato negativo, è rimasto nell’inchiesta. Il procuratore dei minori di Brescia, Emma Avezzù, aveva chiesto l’archiviazione, si era opposto l’avvocato Giovanni Bertoletti, legale della famiglia Zardi, e il gip gli aveva dato ragione. V'erano freddo e nebbia la mattina del 9 gennaio di quest’anno quando il corpo di Arianna era stato esumato al cimitero di Casalbellotto. Roberto di Martino, procuratore di Cremona, ha affidato a tre consulenti la ricerca di una verità che finora è sempre sfuggita: sono l’antropologa forense Cristina Cattaneo, Vittorio Fineschi, dell’Università “La Sapienza” di Roma, Andrea Verzelletti, medico legale di Brescia. Lavorano sui resti di Arianna ma anche sui reperti e sui tanti, troppi misteri della storia.

Qualche ipotesi. Arianna investita da un motorino oppure colpita con un calcio, come prologo dell’omicidio. Potrebbero suggerirlo una traccia sul pantalone e una lesione a un ginocchio. Arianna strattonata con violenza perché lottava, resisteva, si dibatteva: c’è un’altra lesione, questa al polso, rilevata già nei primi accertamenti. I consulenti stanno esaminando gli indumenti di Arianna alla ricerca di tracce biologiche e di impronte papillari, la borsetta chiazzata da strane macchie che potrebbero essere sangue, gli effetti personali.

E l'enigma di quel corpo scoperto sotto il piccolo ponte di una chiusa che sovrastava di pochi metri il greto asciutto di un canalone di irrigazione. Troppo basso perché fosse possibile spiccare da lì un volo mortale. Piuttosto è credibile lo scenario di un cadavere trasportato e forse anche nascosto lì sotto. Si partì, all’epoca, con il piede sbagliato. Si pensò a una caduta volontaria, leggi suicidio. Ma per il perito Mario Alonzo si trattava di omicidio. «Tre delle lesioni - osservava l’esperto - riportate sul corpo della Zard, e cioè le lesioni in regione lombare, nonché al ginocchio e al polso, non sono lesioni tipiche o compatibili con quelle che si producono a seguito di una precipitazione». Ariana Zardi è stata uccisa. Ma da chi?