Guerriglia a Cremona, il pm chiede 5 anni di carcere per gli antagonisti

Le devastazioni furono premeditate: nell'udienza davanti al gip, l'accusa chiede pene pesanti per gli imputati

La guerriglia di Cremona

La guerriglia di Cremona

Cremona, 7 luglio 2016 - Condanne che vanno dai quattro ai cinque anni per i tre antagonisti accusati di devastazione per gli scontri del 24 gennaio 2015. Sono le richieste del pm nell'udienza davanti al giudice per le indagini preliminari per il rito abbreviato per la guerriglia andata in scena nel gennaio del 2015. 

In particolare, il pm ha chiesto 5 anni e 4 mesi per Filippo Esposti, informatico cremonese, che alcuni giorni prima del corteo aveva acquistato i caschi poi utilizzati negli scontri. A lui viene contestata la premeditazione. Lo stesso pm ha invece chiesto per Giovanni Marco Codraro e Samuele Tonin 4 anni a testa. La sentenza è attesta per il 14 luglio.

Nell'ambito del medesimo procedimento il Comune di Cremona si è presentato come parte civile chiedendo un risarcimento di 200.000 euro, mentre le due agenzie immobiliari che si sono costituite parte civile, la FG Service di via Mantova e la G.S.V. Consulenze di via Dante, hanno chiesto 5.000 euro a testa. Durante l'udienza è stato presente un presidio degli autonomi davanti al tribunale.