Funerali di Ambra, mille in chiesa per l'addio: "Bella perché era sempre se stessa"

Ticengo, la giovane morta in un incidente in moto mentre era all’Elba

Amici e parenti della giovane al funerale

Amici e parenti della giovane al funerale

Ticengo, 20 agosto 2016 - Il rumore dei motori delle moto ospitate sul sagrato si confonde con il fruscio di leggeri palloncini bianchi, liberati dalle mani dei due nipotini di Ambra Ghidini, 22 anni, morta lunedì sera all’Isola d’Elba. Ben oltre i 450 abitanti del paese di Ticengo erano presenti alle esequie. In grande maggioranza giovani, provenienti dal tutto il Cremasco e dalla Bassa Bresciana, amici della ragazza dal sorriso solare che conquistava con la sua simpatica irruenza, morta a una curva al ritorno da una festa in spiaggia, nel giorno di Ferragosto. Presente anche Alessandra, che viaggiava sulla stessa moto di Ambra, con i segni della caduta. La bara portata a spalla dall’abitazione fino in chiesa dai ragazzi, le moto sistemate come due ali sul sagrato della chiesa, troppo piccola per le circa mille persone presenti, gran parte delle quali hanno ascoltato la messa dall’altoparlante sotto il cocente sole del pomeriggio. Un lutto grande che ha portato via la ragazza che sorrideva sempre, che era sempre disposta a dare una mano alla sua comunità, che sapeva divertirsi, che aveva passioni, ideali, sogni: «Ambra aveva una sana pazzia – ha detto il parroco don Diego – ed era bella proprio peché era così, era sempre se stessa. Questo pensiero serva a chi resta perché possa apprezzare la vita, che non si sa mai che cosa ci riserva».  E poi a sorpresa, tra le lacrime, una battuta: «Ambra, sei in paradiso, non avere più paura dei cani: lì non ce ne sono». Un grande lenzuolo appeso sulla chiesa esprime un desiderio, triste: «E rivela il tuo sorriso in una stella, se vorrai: per stasera andrebbe bene anche così». Un sorriso che non si rivelerà più. I nipotini sgomenti nelle mani dei genitori, con il loro papà che, voce rotta dalle lacrime, ha ricordato come Ambra fosse la zia preferita, quella che li faceva giocare e divertire. I genitori abbracciati, le sorelle con i mariti e i nipoti, il fidanzato in lacrime, la zia che ha portato un modellino di moto ad Ambra tanto caro, gli amici che hanno fatto rombare i motori. E quei palloncini saliti in cielo per essere più vicini a lei, per portarle i pensieri leggeri che aprono il cuore. Poi, la lunga processione fino al cimitero, per l’ultimo saluto.