Trioglio, 30 maggio 2014 - Potrebbe allargarsi a macchia d’olio la truffa denunciata da una coppia di anziani di Trigolo e messa a segno da un promotore finanziario cremonese. Perché questa coppia ha denunciato di essere stata derubata di 115mila euro, ma altre due persone si sono già presentate in caserma per rendere noto che la stessa persona avrebbe truffato anche loro e la somma dei soldi rubati al momento sfiora i 300mila euro. La vicenda, per quanto riguarda la prima coppia, comincia nel 1998. Questa famiglia conosce il promotore finanziario, che lavora per una banca di Cremona, il quale li convince a consegnare le somme che riescono a risparmiare.

Periodicamente l’uomo passa dalla casa della coppia, fa vedere il buon andamento dei titoli acquistati, mostra estratti conto, prende altri soldi dalla coppia che è molto contenta di darglieli perché vede i risparmi fruttare bene. Naturalmente in quindici anni non chiedono un euro indietro, lasciando tutto sul conto.

Fino a quest’anno, quando i due passano la settantina e ritengono sia tempo di recuperare soldi e frutti che, in totale, ammontano a 115mila euro. Chiamano il promotore che si dice disponibile, ma poi sparisce. La famiglia di Trigolo comincia a telefonare sempre più spesso, ma l’uomo non si fa trovare. Allora i coniugi decidono di andare di persona a Cremona, nella banca del promotore, e lì apprendono la verità. Amarissima. Il direttore che li riceve li informa che il promotore da tempo non lavora più per loro e che sul conto corrente intestato ai due non ci sono 115mila euro, bensì meno di diecimila.

Appare evidente, a questo punto, che i soldi risparmiati dai due sono finiti su conti e in tasche diverse da quelle dei proprietari. Ai due non resta che andare in caserma a Castelleone, a denunciare al comandante Fioravante Vilei quel che è accaduto. I carabinieri aprono un’inchiesta che approda in procura. Per i militari non è difficile rintracciare il promotore truffaldino, il quale non si è mosso da Cremona. Più difficoltoso sarà recuperare i soldi. Intanto, in questi giorni altre due famiglie, sempre di Trigolo, quando si è sparsa la voce hanno effettuato la stessa ricerca e scoperto la stessa realtà. Anche loro hanno denunciato l’accaduto e la somma distorta lievita fino a quasi 300mila euro. E pare che non sia finita qui.