Castelleone (Cremona), 20 aprile 2014 - «Li stiamo curando». Lo dicono i carabinieri di Castelleone dopo che qualcuno, per due notti della scorsa settimana, si è divertito a spaccare i cristalli delle auto parcheggiate da via Mura Siccardo a via Mura Manfredi, cioè le due strade che girano intorno al centro. E coloro che spaccano i cristalli delle auto, almeno una mezza dozzina, pare siano già noti alle forze dell’ordine. In pratica, ci sarebbe una banda di giovanotti, probabilmente minorenni, che la sera, neppure troppo tardi, gioca a chi distrugge i cristalli delle auto parcheggiate. Secondo le indagini dei carabinieri, i danni vengono perpetrati tra le 22 e le 2. Perché dopo quell’ora i proprietari dei veicoli danneggiati si sono accorti di quel che era successo. 

E che si tratti di ragazzi annoiati in cerca di qualche emozione, pare che non vi siano dubbi. «I cristalli vengono abbattuti da sassi, neppure molto grossi – dicono le forze dell’ordine. – Tutto quel che c’è nelle auto danneggiate è stato lasciato al suo posto. Questo significa che chi rompe i vetri non ha alcuna intenzione di rubare né quel che viene lasciato dentro né tantomeno l’auto». Che si posa trattare di ragazzi lo dice anche l’ora nella quale vengono effettuati i lanci di pietre. Che peraltro somigliano molto a un tiro al bersaglio. Sempre secondo le forze dell’ordine, i danni avvengono probabilmente prima di mezzanotte. Perché poi i ragazzi devono tornare a casa, attesi dagli ignari genitori che non sospettano quale passatempo abbiano inventato i loro pargoli.

Un gioco che si è ripetuto, la scorsa settimana, in due serate non consecutive con il risultato che almeno sei auto sono state danneggiate. C’è ancora da dire che le due vie godono di lunghi tratti poco illuminati, perché le piante non permettono ai lampioni di far passare la luce. Dunque, il gioco è presto detto: ci si mette a una certa distanza e si tirano sassi. Chi spacca il cristallo vince, ma perde chi scappa meno velocemente, perché un cristallo che si infrange fa tanto rumore. «Avvertiamo che se mettiamo le mani su questi ragazzi – concludono i carabinieri – qualora siano minori, i responsabili per loro saranno i genitori che dovranno rifondere i danni, sin qui un migliaio di euro. Tuttavia, anche se minori, nessuno li salverà da una denuncia per danneggiamenti».

di Pier Giorgio Ruggeri