Crema (Cremona), 4 febbraio 2014 - «Un vero scempio!». Un avvocato di Crema, guardando il tribunale ormai definitivamente chiuso, scuote la testa e continua: «Nella fretta di portare avanti il trasloco hanno fatto cose incredibili. Per esempio, hanno gettato via con la carta straccia preziose gazzette e libri che risalgono addirittura alla seconda metà dell’Ottocento. Uno spreco pazzesco». Difficile verificare quanto affermato dall’avvocato, il quale però sostiene di avere informazioni di prima mano. E andando a chiedere sul posto si riesce a sapere che durante il trasloco sono stati mandati al macero ben 4.000 chili di carta. Il tribunale di Crema, sempre più vuoto e ormai quasi pronto per le modifiche, a breve ospiterà il commissariato, la Polstrada e la Guardia di finanza. I tempi stringono, anche perché lo stabile, che di notte è incustodito, potrebbe ingolosire qualche ladro. Non solo per quel che contiene ma anche per i fili di rame che corrono in grande abbondanza.

«Di notte non c’è nessuno - dice la vigilanza - ma sono attivi gli allarmi. E poi con i carabinieri che confinano con questo stabile e la polizia che sta dall’altra parte della strada, ci vorrebbe del fegato per tentare un colpo». Tuttavia, qualcuno ha anche segnalato un buco nella recinzione, anche se a una verifica il buco non è stato trovato. Vero che in un punto c’è un’apertura abbastanza grande da far passare una persona, ma è anche vero che tanto vale scavalcare la rete che nei pressi del parcheggio dell’ospedale appare visibilmente piegata verso l’interno. E i tempi per il trasloco delle forze dell’ordine stringono. Il contratto con l’istituto di vigilanza, 9.000 euro il mese, scade il mese prossimo. All’interno del tribunale ci sono attualmente ancora due impiegati che hanno da poco finito l’inventario dei 1.700 corpi di reato accumulati negli anni.

A breve gli stessi saranno trasferiti presso la casa d’aste e lì battuti. Poi i due dipendenti raggiungeranno le loro nuove sedi (uno va a Bergamo, l’altro al giudice di pace di Crema) e lo stabile sarà pronto per cominciare i lavori necessari a ospitare le forze dell’ordine che, si ritiene, arriveranno durante l’estate. E il problema dei dormitori? Con ogni probabilità sarà risolto mandando gli agenti che lo desiderano ad alloggiare presso l’attuale sede della Guardia di finanza, edificio di proprietà dello Stato.