Cremona, 26 gennaio 2014 - Sono due marocchini e nemmeno adolescenti i due responsabili del furto e della distruzione della bandiera italiana strappata all’asta dell’ufficio postale di Pescarolo, paese sul confine con il Bresciano ad una decina di chilometri da Cremona. La scoperta dell’atto vandalico è avvenuta giovedì mattina: il netturbino aveva ritrovato il tricolore in un cassonetto insieme ai rifiuti. I carabinieri di Vescovato sono andati fino in fondo, andando a visionare anche le registrazioni delle telecamere di sorveglianza di alcuni negozi che si affacciano sulla piazza del paese.

E quelle registrazioni hanno incastrato i due autori: un 21enne marocchino residente in paese e un suo connazionale di un anno più grande che risulta residente a Bolzano. I due sono accusati, tra l’altro, di vilipendio alla bandiera. Il gesto ha fatto montare la rabbia in molti residenti, anche perché nel comune, da sempre, la solidarietà e la tolleranza sono di casa.