Cremona, 10 gennaio 2014 - Esportare il latte da Cremona negli altri paesi europei. Questa idea è alla base del percorso avviato da Coldiretti per la certificazione del latte. “Aumentare la competitività degli allevamenti bovini, offrendo agli imprenditori agricoli tutti gli strumenti, e tutto il supporto tecnico necessario, per garantire ancora di più la salubrità del loro latte e qualificare sempre meglio le grandi eccellenze del vero agroalimentare Made in Italy che ne derivano. Con questo impegno Coldiretti Cremona si è attivata, in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’Asl di Cremona e l’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna, Sezione di Cremona, per favorire un dialogo fra i più qualificati esperti e gli allevatori del territorio, a partire dall’illustrazione del nuovo piano regionale di controllo della paratubercolosi bovina”, spiega il Direttore di Coldiretti Cremona, Simone Solfanelli, che ha introdotto i due incontri promossi presso gli Uffici Zona di Cremona e Crema, tesi ad offrire agli allevatori tutti i chiarimenti e gli approfondimenti utili in merito al “piano regionale di controllo e certificazione nei confronti della paratubercolosi bovina”. Agli incontri sono intervenuti Maurilio Giorgi, Direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’Asl di Cremona, e Massimo Boldini, Direttore della sezione di Cremona dell’Istituto Zooprofilattico.
© Riproduzione riservata