Crema (Cremona), 22 novembre 2013 – Un giovane cremasco è stato protagonista di una storia che ha dell'incredibile, raggiunto mentre era a cena con gli amici da una drammatica telefonata della sorella, in attesa di un figlio: “Ho avuto un incidente, vieni ad aiutarmi”. E siccome a cena con lui c’era anche il marito della sorella, i due decidono di prendere l’auto del fratello ma di farla guidare al cognato, visto che il primo aveva bevuto. Quando arrivano sul luogo dell’incidente, il primo pensiero di entrambi è quello di far prestare immediato soccorso alla donna incinta.

Un po’ di confusione e di concitazione, fin tanto che arrivano gli agenti della Polstrada a sistemare tutto. Uno degli agenti nota l’auto del giovane in posizione scorretta e lo invita a spostarla. Il ragazzo non ci pensa su due volte. Sale, fa un’inversione a U e mette l’auto in posizione defilata. Poi torna dalla sorella e qui succede che perde la pazienza, causa presunta lentezza dei soccorsi accentuata dalla tensione della situazione. Il ragazzo se la prende con tutti, poliziotti compresi e si guadagna una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, quando la discussione degenera.

Quindi, uno degli agenti nota che il giovane ha bevuto e lo sottopone alla prova dell’etilometro. Che dà esito positivo: quasi tre volte sopra il limite. E allora ci si ricorda che il giovane ha spostato l’auto e così viene denunciato per guida in stato di ebbrezza. Questa mattina il pm  Silvia Manfredi ha chiesto otto mesi di reclusione, ma il giudice ha condannato l’imputato a sei mesi, sospendendo la pena, ma mandandolo a piedi per sei mesi. L’avvocato difensore, il lodigiano Rodolfo Ercoli attende di leggere la sentenza e poi valuterà con il suo assistito se appellarsi a Brescia.

di pgr