Crema, 21 novembre 2013 - Chiuso da meno di dieci settimane, adesso si parla della sua riapertura. Non solo, il tribunale di Crema verrebbe rinforzato, inglobando anche quello di Treviglio, attualmente trasferito nel presidio di Bergamo. E’ quanto si apprende dalla cronache parlamentari, dove la parlamentare cremasca Silvana Comaroli (Lega Nord) si sta battendo per riportare a Crema il presidio di giustizia. Tutto questo avviene in Comissione giustizia, dove la Comaroli è aiutata dalla collega di partito Erika Stefani.

Per la verità la Lega non ha mai smesso di cavalcare lo scontento dei cremaschi per la chiusura del tribunale. Adesso che i disagi sono palpabili e le proteste all’ordine del giorno, a Roma, grazie ai parlamentari cremaschi, si sta cercando una strada per rimediare. Le possibilità ci sono, anche perché il tribunale di Bergamo, in un colpo solo, ha dovuto inglobare quattro presidi di giustizia chiusi e si è trovato con un carico di lavoro più che raddoppiato, oltre che con un problema di spazi.

A questo punto torna in pista l’ipotesi di dirottare Treviglio a Crema per fare un tribunale che serva 300mila utenti. La struttura cremasca è da subito in grado di ospitare un tribunale che risponda alle esigenze di un così grande numero di utenti e una soluzione del genere aiuterebbe di certo il tribunale di Bergamo, ma non quello di Cremona, che tornerebbe a essere a rischio per via delle sue dimensioni ridotte (senza Crema non arriva a venti magistrati).

di P.G.R.