Cremona, 18 novembre 2013 – Arrestato per rapina, viene liberato perché forse la vittima è lui. E il magistrato chiede alla procura di approfondire quel che è successo. Sono le 15 di lunedì quando un tunisino di 28 anni, incensurato e con un lavoro, viene portato in aula davanti al giudice Pierpaolo Beluzzi. L’uomo, difeso dall’avvocato d’ufficio Andrea Guizzardi è stato arrestato dai carabinieri alle cinque di questa mattina perché autore di una rapina.

Secondo l’accusa, era steso a terra con vicino una bicicletta, quando un’auto si è fermata per soccorrerlo. Quando l’autista gli si è avvicinato, lo straniero dapprima gli ha chiesto una sigaretta e, al suo rifiuto, gli ha strappato gli occhiali da vista.

Ben diversa la versione dello straniero, che racconta di essere stato seguito da un’auto mentre era a bordo della sua bicicletta nei pressi dello stadio, zona frequentata dai belli di notte e poi di essersela trovata davanti. Dalla vettura è sceso un italiano che gli avrebbe fatto proposte sessuali che lui ha decisamente respinto. Tanto decisamente che a un certo punto ha piantato una manata in faccia all’italiano, facendolo ruzzolare a terra e poi andandosene. Qualche minuto più tardi era stato raggiunto da un’auto dei carabinieri e i militari lo avevano portato in caserma e arrestato per rapina. Da notare che lo straniero era in auto e aveva con sé un pacchetto di sigarette.

Il giudice ha mostrato di credere alla versione dello straniero, non convalidando l’arresto e ordinando l’immediata liberazione. Ha poi chiesto al pm Paolo Tacchinardi di indagare sulla vicenda e verificare se vi fossero gli estremi per denunce.