Cremona, 22 maggio 2013 - Colpo di scena nella storia di 32 lavoratori precari del Comune di Cremona.  Nel corso del processo iniziato stamane davanti alla Corte dei Conti a Milano l’accusa ha sostenuto che gli amministratori hanno assunto i lavoratori pur sapendo che non potevano farlo, ma ha anche precisato che non ne verrà chiesto il licenziamento.


La giunta comunale di Cremona e due dirigenti dell’ente devono rispondere di procurato danno erariale (1.172.000 euro, l’equivalente degli stipendi tra il momento dell’assunzione e quello dell’atto di citazione) perché avrebbero regolarizzato i 32 precari nonostante non potessero farlo.


Nel 2009 il Comune ha sforato il patto di stabilità e, quindi, "non avrebbe potuto procedere alle assunzioni. Gli amministratori erano consapevoli del divieto, ma hanno pervicacemente concluso un processo di stabilizzazione non consentito. Erano consapevoli perché erano stati espressamente avvertiti dalla stessa Corte dei Conti. Si contesta non la mera illegittimità degli atti, ma il danno erariale scaturito da quegli atti’’.