Crema, 11 ottobre 2012 - Veniva taglieggiato dai delinquenti e al posto che sporgere denuncia si è rivolto alla 'ndrangheta. Che ha sì risolto il problema principale, ma che gli ha chiesto in cambio alcuni favori, come quello di custodire armi e altro materiale poco lecito. Per questo motivo è finito in manette anche Valentino Gisana di Crema, marito della titolare di una società di ristorazione della zona. E' uno dei filoni che ha portato all’arresto dell’assessore regionale lombardo alla Casa Domenico Zambetti.

L’arresto è stato eseguito dalla compagnia dei carabinieri di Milano nella casa dell’uomo. I carabinieri hanno condotto l’arrestato a Milano. Secondo gli inquirenti appunto, Gisana veniva taglieggiato e invece di sporgere denuncia si è rivolto alla ‘ndrangheta. L’ organizzazione criminale lo ha aiutato, chiedendogli in cambio alcuni favori. Lui, che non è affiliato, aveva probabilmente il ruolo di custodire armi e altro materiale compromettente. Nel corso della perquisizione, i carabinieri hanno rinvenuto pistole con la matrice abrasa e sembrerebbe anche alcune carte di credito clonate oltre a 200.000 euro in contanti.