Cremona, 28 giugno 2012 - E' in carcere dal 14 ottobre, accusato di aver ucciso la figlia Livia e la madre di lei, Claudia Ornesi, sua ex compagna. Ora la procura della Repubblica di Crema (Cremona) ha chiesto il rinvio a giudizio per Maurizio Iori, ex primario di oculistica dell'ospedale maggiore di Crema. Resta da decidere la data, mentre gli avvocati di Iori, Cesare Gualazzini e Marco Giusto, sembrano intenzionati ad andare al giudizio immediato. La difesa non si esprime.

Una serie di indizi fortissimi sembrano schiacciare Iori, il cui alibi non ha avuto conferme. Dalle 18.30 a oltre l'una di notte della sera fra il 20 e il 21 luglio scorso, quando i corpi senza vita di madre e figlia furono trovati esanimi nell'appartamento di una palazzina di via Dogali a Crema, non e' possibile stabilire dove sia stato: all'Ipercoop e poi al cinema, come sostenuto dal medico, oppure nell'appartamento della Ornesi, a mettere in atto un piano diabolico che prevedeva lo stordimento attraverso potenti sedativi della figlia e dell'ex amante che poi sarebbero state uccise con il gas butano. Ma la difesa, che ha puntualmente contestato a colpi di 'controperizie' le analisi della procura, ha dalla sua due armi: tanti indizi non fanno una prova, e di prove, almeno stando al materiale raccolto, non ce ne sono. Cosi' come non esiste un movente valido.