Cremona, 6 giugno 2012 - Giornata di interrogatori e colpi di scena a Cremona, nell'ambito dell'inchiesta sul Calcioscommesse. Alessandro Pellicori (ex Queens' Park Rangers) è stato scarcerato, mentre il procuratore Roberto Di Martino ha sentito i legali di Kaka Kaladze ( ex Genoa e Milan) e di Matteo Gritti ( ex Bellinzona). Dalle carte degli interrogatori di questi giorni emerge poi un'indiscrezione inquietante: la procura di Cremona è a conoscenza di fatti "che avranno un effetto devastante" riguardo al derby Genoa-Sampdoria dell'8 maggio 2011. L'affermazione è contenuta in una domanda che il procuratore, Roberto di Martino, rivolge a Omar Milanetto nell'interrogatorio davanti al gip dopo l'arresto del calciatore.

L'agenzia Ansa riporta il verbale: "Derby Sampdoria-Genoa - le parole del procuratore - che avranno un effetto devastante, in cui è coinvolto Milanetto. Quindi vi invito a riflettere bene. In questa sede ve lo dico così, in maniera informale. Avrà un effetto - prosegue -, sarà la cosa peggiore di quella che è capitata in questa inchiesta''. Il pm poi precisa che non è una contestazione formale a Milanetto in quanto l'interrogatorio davanti al gip non è la sede per poterla fare.

STEFANO MAURI Nell'interrogatorio davanti al gip di Cremona Guido Salvini, il capitano della Lazio ha spiegato di non essersi accorto di nulla durante la partita Lazio-Genoa (una delle due che gli sono contestate), anzi di essersi arrabbiato perché i biancazzurri non riuscivano a vincere per poter andare in Champions League. "Poi però abbiamo vinto secondo me meritatamente - ha detto Mauri -. Ora che leggo di tutte queste giocate, qualche dubbio viene anche a me sinceramente". Davanti al Gip, il capitano laziale ha avuto qualche sbandamento: ''Eh, c'è un sacco di gente che mi guarda - ha detto -, mi sento osservato". Risposta del gip: "Beh, scusi, lei si sente osservato! Ha cinquantamila persone...", ha detto riferendosi alle partite allo stadio. Mauri ha ribattuto; ''Eh, ma quello è il mio lavoro, questo no". 

KAKA KALADZE - I legali dell’ex giocatore del Genoa e del Milan, indagato, sono stati stamani in procura a colloquio con il procuratore Roberto Di Martino. Agli atti dell’inchiesta, vi è una conversazione tra il bosniaco Safet Altic e un’altra persona in cui si parla di 50mila euro che il giocatore doveva al bosniaco per l’acquisto di ‘porte’. Gli avvocati Eduardo Maria Mariani e Marco Mariani hanno depositato della documentazione con la quale si dimostra che, in quel periodo, Kaladze si stava occupando della ristrutturazione di un albergo in Georgia.

"Si parlava effettivamente di porte", hanno detto gli avvocati di Kaladze che hanno inoltre depositato una serie di articoli di stampa apparsi in Georgia da cui, a loro avviso, si capisce che la vicenda del Calcioscommesse è usata strumentalmente contro il calciatore che è sceso in campo per le prossime elezioni con il principale partito di opposizione. "Auspichiamo che questa vicenda si chiuda in tempi brevi con una richiesta di archiviazione" hanno dichiarato, raccontando poi che Kaladze ha visto poche volte Altic, presentato a lui da altre persone.

ALESSANDRO PELLICORI - Il calciatore è stato scarcerato questa mattina. Pellicori fu arrestato lo scorso 28 maggio. Per il calciatore, difeso dagli avvocati Domenico Aiello e Franco Sammarco, è stato disposto l’obbligo di firma.

MATTEO GRITTI - L'ex portiere del Bellinzona, ora ai domiciliari, è stato sentito dal procuratore Roberto di Martino. Gritti, nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Guido Salvini, aveva raccontato di aver anche subito minacce dal gruppo degli scommettitori degli zingari: "Se non lo fai ti spariamo alle gambe", gli aveva detto uno degli zingari davanti a un suo tentennamento a manipolare le partite.

Al termine dell'interrogatorio il legale dell'ex portiere del Bellinzona, Gianluca Quadri, ha amesso che Gritti sarebbe stato usato come "cavallo di Troia per avere contatti" nel mondo dei calciatori avvicinabili per le scommesse, come Carlo Gervasoni e Filippo Carobbio, ma non avrebbe però avuto un ruolo nella combine. Il calciatore ha risposto a tutte le domande del magistrato. L’avvocato Quadri ha spiegato che "non ha ammesso la partecipazione a incontri truccati".

L'ULTRA' MASSIMO LEOPIZZI - Uno dei capi degli ultrà del Genoa è indagato con l’accusa di associazione a delinquere e frode sportiva. Leopizzi sarà interrogato domani a Cremona dal procuratore Roberto Di Martino. La sua iscrizione nel registro degli indagati della Procura di Cremona dipende dalla sua partecipazione al ‘summit’ del 15 maggio del 2011, in un ristorante di Genova, a cui partecipò anche il calciatore Giuseppe Sculli.