Cremona, 19 dicembre 2011 - Nuova operazione contro il calcioscommesse: gli uomini delle squadre mobili di Cremona, Brescia e Bologna e del Servizio centrale operativo della Polizia stanno eseguendo 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Cremona Guido Salvini. Tra gli arrestati ci sono anche giocatori in attivita'.Alle indagini hanno preso parte anche le Squadre Mobili di Venezia, Bari e Lecce. 

Arrestato per inquinamento prove l'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni. Il calciatore, infatti avrebbe pagato parte della parcella dell'avvocato di un altro indagato, Nicola Santoni, per il timore che questi parlasse agli inquirenti. Doni, secondo l'accusa, sarebbe coinvolto nella combine di almeno tre incontri dell'Atalanta del campionato di serie B dell'anno scorso. Doni e' gia' stato sospeso per tre anni dalla giustizia sportiva dopo che la prima fase dell'indagine della procura di Cremona, a giugno scorso, aveva portato alla luce un suo coinvolgimento. 

 

"PER CONTO DELLA SOCIETA'" - Doni ''interferiva o tentava di interferire'' sul risultato delle partite dell'Atalanta ''anche per conto'' della societa'. Lo scrive il Gip Guido Salvini nell'ordinanza con cui ha disposto l'arresto dell'ex capitano nerazzurro, chiamando di fatto in causa direttamente anche la societa' bergamasca

Il capitano dell'Atalanta, scrive Salvini nell'ordinanza, ''agendo, anche per conto di imprecisati dirigenti della squadra, che aspirava alla promozione in serie A, utilizzando il supporto costante di un suo 'gruppo di Cervia'...interferiva o cercava di interferire, con interventi anche corruttivi, al fine di procurarsi illegittimamente i
proventi delle scommesse, sui risultati di molteplici partite della sua squadra''. Gli investigatori sono convinti che il tentativo di Doni e' andato in porto almeno in occasione di Ascoli-Atalanta, Atalanta-Piacenza e Padova-Atalanta.

L'ex calciatore e' stato bloccato questa mattina all'alba nella sua abitazione di Bergamo mentre tentava di sottrarsi all'arresto. Secondo quanto si e' appreso, Doni alla vista degli agenti avrebbe tentato di raggiungere il
garage venendo pero' immediatamente bloccato. Per Doni e' stato disposto il divieto di colloquio per cinque giorni con i propri legali.

Dalle indagini e' emerso inoltre che Doni, in occasione di partite combinate, si avvaleva di una scheda intestata a un romeno ritenuta 'sicura' da eventuali intercettazioni. Altra circostanza che dimostrerebbe il tentativo di inquinamento delle prove e' il fatto che Doni con Santoni avrebbe ipotizzato di alterare i dati dell'iPhone di
Santoni,
sequestrato nell'estate scorsa nell'ambito dell'inchiesta, cambiando la password con un computer.

Secondo l'accusa Doni deve andare in carcere perche', assieme ad Antonio Benfenati (gestore di uno stabilimento di Cervia) e all'ex preparatore atletico del Ravenna, Nicola Santoni, sarebbe coinvolto nella combine di alcune partite del campionato scorso dell'Atalanta.

 

LAST BET - L'operazione della polizia costituisce la seconda tranche dell'inchiesta della procura di Cremona {{WIKILINK}}'Last bet' {{/WIKILINK}}, diretta dal Procuratore della Repubblica di Cremona, Roberto Di Martino, che a giugno scorso ha portato in carcere 16 persone tra cui l'ex giocatore della Nazionale, Beppe Signori e altri calciatori come Paoloni, Sommese e Micolucci. I 17 indagati, secondo l'accusa appartenti ad un'organizzazione criminale che truccava gli incontri, devono rispondere a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva.

Le indagini sportive sul calcioscomesse avranno un processo bis. Il procuratore federale Stefano Palazzi, secondo quanto si apprende, e' infatti al lavoro sul nuovo capitolo dello scandalo. Palazzi quando chiuse l'inchiesta sul primo filone aveva aperto un fascicolo bis in attesa di ulteriori sviluppi e adesso ha chiesto al procuratore di Cremona Di Martino di poter avere copia degli atti utili ai fini dell'inchiesta sportiva.

 

PUNTO DI PARTENZA - Il procuratore di Cremona, Roberto Di Martino che, in una conferenza stampa in Questura, ha spiegato lo sviluppo delle indagini. ''Speriamo sia un punto di partenza per portare piu' pulizia in questo bel gioco che e' il calcio''. Il magistrato ha spiegato l'organigramma dell'associazione della quale i sette componenti italiani sono gia' stati arrestati, mentre per quanto riguarda i numerosi personaggi stranieri sono state avviate le rogatorie per la loro estradizione.

Di Martino ha spiegato che l'associazione rivestiva caratteristiche ''transnazionali'' e che per le indagini e' stata fondamentale la collaborazione di forze di polizia estere, in particolare di Croazia, Germania, Finlandia e Ungheria. Per quanto riguarda il ruolo di Doni, del preparatore atletico del Ravenna Calcio, Nicola Santoni e dell'amico di Doni, Antonio Benfenati, Di Martino ha detto che non ci sono ulteriori episodi di combine rispetto a quelli contestati nel giugno scorso ma, ''si sono enormemente concretizzate'' le responsabilita' di fronte anche a un ''pericoloso intervento di inquinamento probatorio''.

 

"FANTOZZI, E' LEI?" - Una delle intercettazioni che ha portato in carcere l'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni per il pericolo di inquinamento delle prove riguarda l'ipotesi di manomettere l'iPhone di Nicola Santoni, in possesso della polizia postale dopo il sequestro nell'ambito dell'inchiesta cremonese. La telefonata intercorre tra Doni e Santoni ma sul telefono di un'altra persona in via 'precauzionale'. Doni, tra l'altro, raccomanda al suo interlocutore di camuffare la voce: ''Fantozzi, e' lei?''.

 

RISCHIO ALTRE COMBINE - Le ordinanze di custodia cautelare si sono rese necessarie ''anche perche' la manipolazione delle partite'' era ancora in atto. Lo ha spiegato il procuratore Di Martino il quale ha fatto riferimento anche a una recente partita di Coppia Italia giocata il 30 novembre tra Cesena e Gubbio giocata lo scorso 30 novembre e terminata col risultato di 2-0 per la formazione romagnola.

"Il giocatore oggetto della tentata corruzione - ha detto Di Martino - si e' presentato alla giustizia sportiva ed ha
denunciato tutto. E' un giocatore del Gubbio a cui e' stata fatta una offerta di 200 mila euro da distribuire tra quattro calciatori. L'offerta non e' stata accettata". Il giocatore del Gubbio era stato avvicinato dall'ex calciatore Alessandro Zamperini, che gli aveva offerto il denaro: questo e' uno degli elementi a carico di Zamperini, anch'egli arrestato. 

 

IL SISTEMA -  Il vertice dell'organizzazione a Singapore e le basi operative nell'Europa dell'Est: e' la struttura dell'organizzazione transnazionale scoperta dalla polizia nell'ambito dell'indagine sul calcio scommesse. Secondo la procura di Cremona, al vertice c'era un certo Eng Tan Seet, detto 'Dan', che attraverso una rete di collaboratori a Singapore e nell'Europa dell'est lavorava per alterare incontri nei campionati italiani e in altri paesi.

Le puntate relative alle scommesse sulle partite combinate, hanno inoltre accertato gli investigatori, venivano effettuate su siti internet collocati prevalentemente in Asia e ritenuti piu' sicuri per evitare eventuali controlli sulle giocate. Così ha commentato il gip Guido Salvini: "Questa parte dell'indagine ha avuto attenzione in particolare per l'aspetto internazionale e cioé quella situazione in cui con la corruzione e la vendita di informazioni si trasforma qualche volta una competizione sportiva in una specie di sistema borsistico internazionale illegale. Questo è il fenomeno che sembra emergere e per ora non c'è altro".

Da Singapore a Milano con un chilo di denaro. Questo il compito che Huat Choo Beng aveva nell'organizzazione internazionale che gestiva il calcio scommesse. Nell'ordinanza di 336 pagine si legge infatti che ''al momento dell'imbarco a Singapore il 4 novembre scorso il trolley che Choo Beng Huat aveva con se' pesava 9 kg mentre al momento del reimbarco, sei ore dopo, a Milano Malpensa pesava solo 8 kg''.

Tra il 2009 e il 2010 si legge nell'ordinanza lo stesso Huat Choo Beng aveva effettuato 26 voli tra Singapore e Milano e, si legge ancora ''e' pressoche' certo che sia giunto in Italia solo per consegnare qualcosa per conto dell'organizzazione. Una somma di denaro destinata a finanziare attivita' illecite da parte dell'organizzazione''.

Ci sono anche incontri del campionato di serie A 2010-2011 tra le partite che sarebbero state alterate dall'organizzazione scoperta dalla polizia. Secondo le indagini Brescia-Bari (finita 2-0, 6 febbraio 2011), Brescia-Lecce  (2-2, 27 febbraio 2011) e Napoli-Sampdoria (4-0, 30 gennaio 2011), su cui sono in corso ulteriori accertamenti.

 

SERIE B - Sono almeno cinque le partite di  Serie B del campionato 2009-2010, secondo quanto accertato
dall'inchiesta della Procura di Cremona, al centro di combine. Tra queste, riferisce Agipronews, Grosseto-Reggina del 23 maggio 2010 e di Empoli-Grosseto del 30 maggio 2010, gia' segnalate dai Monopoli di Stato a causa di flussi anomali di scommesse. Le partite figuravano nell'elenco inviato dalla Procura federale della
Federcalcio ai magistrati di Cremona.

Tra le altre partite coinvolte ci sarebbero anche Cittadella-Mantova del 24 aprile 2010, Ancona-Grosseto del 30 aprile 2010 e Brescia-Mantova del 2 aprile 2010. Sotto la lente degli inquirenti sarebbero finite anche numerose  partite della stagione 2010-2011 di Serie B.

ALBINOLEFFE COINVOLTO? - Negli stralci del verbale acquisito per rogatoria e riportati nell’ordinanza di custodia cautelare del Gip Guido Salvini, si legge che Perumal ha spiegato anche che i risultati delle partite dell’Albinoleffe “furono truccati nel 2008”, pur precisando di non aver partecipato “a quelle operazioni di manipolazione” e di “non sapere precisamente quante o quali partite” di Serie B siano state manipolate attraverso l’Albinoleffe.

"Credo che ci fossero stati addirittura dirigenti di Albinoleffe coinvolti, proprio perché Eng e gli altri membri del suo gruppo erano sicuri che le partite manipolate avrebbero dato risultati che aspettavano e perché Eng aveva tanti soldi da investire, addirittura un milione di euro"

 

GLI ALTRI ARRESTI - Oltre a Doni, sono finiti in carcere perche' coinvolti nella combine delle partite gli ex giocatori Luigi Sartor (Parma, Vicenza, Inter e Roma) e Alessandro Zamperini (serie B, Lega Pro). In manette anche altri due calciatori ancora in attivita': Carlo Gervasoni del Piacenza (attualmente sospeso) e Filippo Carobbio dello Spezia - che secondo l'accusa si sarebbe rifiutato di calciare un rigore in Grosseto-Reggina -. I quattro sarebbero stati corrotti per falsare i risultati degli incontri su cui l'organizzazione aveva scommesso forti somme di denaro.

 

I PRIMI INTERROGATORI - Cominceranno domani, davanti al gip di Cremona, gli interrogatori delle persone arrestate nella seconda tranche dell’inchiesta della procura cremonese sulle partite truccate. Davanti al giudice che ha disposto il loro arresto, compariranno l’ex calciatore di Serie B e Lega Pro, Alessandro Zamperini, e l’attuale giocatore dello Spezia Calcio Filippo Carobbio.

 

GUADAGNI A 6 ZERI - "Ogni partita fruttava un beneficio lordo tra i 500 mila e il milione e mezzo di euro".
E’ quanto afferma in un verbale d’interrogatorio Wilson Raj Perumal, un cittadino di Singapore arrestato in Finlandia per la manipolazione di diverse partite di calcio, indagato anche dalla procura di Cremona nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse.

 

I TIFOSI DELLA DEA: "NOTIZIA CHOC" - La notizia dell'arresto di Cristiano Doni ha provocato uno choc tra i tifosi bergamaschi. E le prime reazioni sono comparse sul forum del sito atalantini.com, punto di riferimento del mondo nerazzurro. ''Ho le lacrime agli occhi'' scrive un tifoso e alcuni scandiscono slogan come ''Giu' le mani dal capitano'' mentre altri invitano l'Atalanta a prendere le distanze dal capitano che era in attesa, come la societa', del pronunciamento del Tnas circa una possibile riduzione della squalifica subita.

L'Atalanta si allenera' oggi pomeriggio a porte chiuse, per preparare la sfida con il Cesena, in una situazione psicologica pesantissima. Doni, leader indiscusso del gruppo, aveva continuato ad allenarsi ogni giorno con i compagni e anche oggi era atteso al campo.

''Sorpreso e dispiaciuto per l'uomo e per l'ambiente sportivo bergamasco''. Cosi' il sindaco di Bergamo, Franco Tentorio, ha commentato l'arresto di Doni. Sul coinvolgimento della societa', in relazione al pronunciamento del Tnas sul ricorso per i punti di penalizzazione, il sindaco di Bergamo ha ammesso che ''probabilmente l'Atalanta sara' danneggiata''.