In casa del prof di matematica una raffineria di cocaina

La droga sequestrata a Gadesco Pieve Delmona. In manette anche il fratello

A marzo, in soli 3 giorni la banda ha incassato un milone di euro

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Cremona, 27 maggio 2015 - Un insospettabile professore di matematica e il fratello avevano una vera e propria raffineria di cocaina in casa. I fratelli Salerno, Ercole e Antonio, originari di Cutro, avevano elaborato un sistema altamente innovativo per la raffinazione della "neve", proprio grazie alle conoscenze scientifiche di Antonio, il 55enne insegnante alle scuole medie di Pieve San Giacomo e con una laurea in chimica.

I carabinieri della Compagnia di Fiorenzuola d’Arda erano sulle tracce dei due fratelli da tempo e martedì hanno fatto scattare il blitz coadiuvati dai militari di Vescovato. Nel corso dell’operazione, coordinata dalla procura di Piacenza, i carabinieri hanno fatto irruzione in una villetta di Gadesco Pieve Delmona, dove risiedeva Antonio e dove si trovava la raffineria, e in un’altra abitazione di Castelverde in uso al 47enne Ercole, con precedenti. Ingente il sequestro di stupefacente, cocaina, proveniente probabilmente dal sud America: i carabinieri hanno trovato 200 grammi di coca purissima suddivisa in «medaglioni», ma anche un grosso quantitativo di sostanze utilizzate per il taglio (si tratta di circa 200 grammi di benzocaina, 475 grammi di caffeina e 900 grammi di mannitolo).

I fratelli Salerno erano in attività da circa un mese, lavoravano la roba che ritornava sul mercato sotto forma di dosi: le indagini del nucleo investigativo dei carabinieri piacentini non si è ancora conclusa. Rimangono infatti molti ancora gli interrogativi da chiarire: nel corso delle perquisizioni sono state ritrovati documenti giudicati dagli investigatori molto interessanti e che farebbero emergere contatti tra i Salerno e alcuni elementi della ‘Ndrangheta già coinvolti nella operazione Aemilia che ha portato alla luce diverse attività e infiltrazione della malavita calabrese tra il cremonese e il piacentino.