Chiara Ferragni: "Blonde salad" e marchio di moda, un reddito da 8 milioni di dollari

Ha iniziato condividendo i suoi outfit sui social, poi ha aperto il blog che aumentava i contatti a colpi di 15mila clic al giorno. Poi è arrivata a creare la Ferragni Collection, una linea moda tutta sua che rappresenta la maggior parte dei suoi guadagni

Chiara Ferragni blogger in piazza Duomo a Cremona

Cremona Chiara Ferragni blogger nella piazza del Duomo della sua citt�

Cremona, 19 gennaio 2015 - È l'unica italiana citata da Forbes nella classifica degli under trenta più influenti al mondo. È la fashion blogger cremonese Chiara Ferragni, che sei anni fa ha lanciato The blonde salad e che oggi conta oltre tre milioni di follower su Instagram, 220mila su Twitter e quasi un milione di fan su Facebook.

Ventisette anni, Chiara gira tutto il mondo e nell’ambiente della moda ha certamente assunto un peso sempre più crescente, proporzionato al numero dei suoi followers. Tutto è cominciato quasi per caso, quando Chiara ha iniziato a pubblicare le sue foto sui social network, in particolare su Flickr: comprava una borsetta, un paio di scarpe, usciva per una serata e subito postava la sua foto.

E immediatamente la cosa ha funzionato, per ogni immagine i feedback erano tanti. Al punto che nell’ottobre del 2009 ha aperto il suo blog, The blonde salad e il numero dei visitatori è schizzato sempre più in alto, a colpi di quindicimila al giorno. Pochi mesi e già il mondo dell’alta moda si era accorto di Chiara, tanto che nel febbraio del 2010 sono arrivati i primi inviti alla sfilate della Fashion Week di Milano, la stampa ha cominciato a parlare di lei e Chiambretti l’ha invitata a partecipare alla sua trasmissione.

Il resto è stato un crescendo, e oggi l’intraprendente cremonese ha un reddito di otto milioni di euro, è il direttore creativo per molti grandi marchi,e vanta collaborazioni con importanti brand come Superga, Mango, Tod’s, Disney e l’Italian Indipendent di Lapo Elkann.

La blogger ha anche fondato una società, la Tbs Crew, costituita da dodici persone con meno di trent’anni, che lavorano sia al blog che ad altri progetti.

Ad esempio ha creato anche una linea di scarpe tutta sua, la Ferragni Collection, rigorosamente made in Italy, prodotta a Barletta. Il marchio lanciato nell’autunno del 2013 con l’investimento di un milione di euro da parte di un imprenditore italiano, ha avuto subito successo: la collezione di scarpe, che hanno un prezzo tra i 220 e i 500 dollari, viene venduta in 200 negozi di 25 Paesi. Una collaborazione che lei stessa ha creato con Steve Madden le ha fatto vendere 16.000 paia di scarpe solo nelle prime due settimane. Tanto che oggi proprio questo marchio rappresenta la maggior parte dei suoi guadagni. Per Elkann ha disegnato un paio di occhiali venduti attraverso i canali tradizionali e il sito della Indipendent.

Un successo planetario, quello di Chiara. Basti pensare che la scorsa primavera è stata persino “Simpsonizzata” da Matt Groening in persona: un onore riservato, generalmente, ai grandi personaggi a livello globale. Il successo della “biondina” italiana, tutt’altro che tacchi e rossetto, è un caso anche negli Stati Uniti, ed è il sito statunitense Co.Design a raccontare la sua storia, di come sia riuscita in pochi anni a trasformare il suo blog in un business da milioni di dollari.

Chiara è uno dei volti di Guess, ma anche giudice a Project Runway, il popolare talent show statunitense dedicato al mondo della moda. Addirittura il sito web “Business of Fashion”, considerato uno dei più importanti tra quelli che parlano di moda, l’ha definita «una delle personalità più influenti nella moda internazionale» invitata alle più prestigiose rassegne internazionali dell’anno dedicate al settore, ma anche al cinema. E lei, Chiara? Racconta di essere sempre la stessa, la ragazza della porta accanto, anche se oggi più che una blogger è una donna d’affari.