Vive in una capanna di legno senza niente, ora il paese si mobilita: "Aiutiamolo"

Campa facendo lavoretti e di quanto gli passano persone amiche. Nel suo alloggio nemmeno luce, gas o riscaldamento di PIER GIORGIO RUGGERI

Damiano Bonito, 49 anni, insieme al suo gatto  nella casetta

Damiano Bonito, 49 anni, insieme al suo gatto nella casetta

Spino d'Adda, 28 maggio 2016 - Vive in una capanna di legno che si è costruito subito dietro la scuola materna, sopravvive facendo lavoretti saltuari e di quanto persone amiche gli passano, ha 49 anni, un cane e un gatto e un passato non proprio fortunato. Ma adesso non ce la fa più e chiede aiuto. E qualcuno ha raccolto il suo grido di soccorso e si sta organizzando per aiutarlo.

È la storia di Damiano Bonito, 49 anni di Spino d’Adda, una vita da sopravvissuto in tante situazioni borderline che qualche volta l’hanno anche messo nei guai. Perché, dicono, lui si è sempre fidato e ha trovato anche qualcuno che ne ha approfittato. Poi, il tentativo di mettersi a posto, con il trasferimento a Lodi, ma anche qui poca o nessuna fortuna e la decisione di ritornare a Spino. Dove però i problemi non si sono risolti. Dapprima il Comune gli ha concesso una casetta dove poter restare per qualche mese ma poi Bonito ha dovuto lasciarla per far spazio a emergenze più pressanti. Quindi, due anni fa, la decisione di costruirsi una capanna in legno dove vivere, senza acqua, luce, riscaldamento. Per costruirla, ha trovato un posto dietro la scuola materna e vicino a una roggia; per mantenerla e mantenersi si è dato da fare con lavoretti saltuari. Damiano ha anche adottato un gatto e un cane, che gli fanno compagnia nelle lunghe notti passate a volte al freddo. Un anno fa Damiano si è iscritto alla Protezione civile del paese, dove ha conosciuto Giuseppe Gatti. «Damiano si sta risollevando – dice Gatti – ma ha bisogno di qualcuno che lo assista e gli dia una mano. Noi facciamo il possibile e vediamo anche miglioramenti. Ma ci vuole tempo e costanza».

Ma tra poco Damiano dovrà lasciare anche la sua casa di legno perché il terreno sul quale insiste fa parte del progetto della grande piazza del paese. La notizia è arrivata alle orecchie degli spinesi che stanno cercando di aiutarlo. «Abbiamo organizzato per oggi un’apericena – dice Luciano Sinigaglia – e la nostra lista, Insieme per Spino, che si presenta alle elezioni della prossima settimana, sta cercando di rendere la vita meno amara a Damiano. L’apericena che abbiamo organizzato in piazza del Comune, dalle 17 alle 21, non ha fini elettorali, ma vuole aiutare questa persona a uscire da un incubo, a tornare alla vita normale, a sentirsi utile».