Calcioscommesse, Colantuono in tribunale: "Estraneo alla vicenda". Il giallo di un sms

All'ex allenatore dell'Atalanta, indagato per frode sportiva, è contestato un solo episodio che risale al 22 aprile 2012. Durante le due ore d'interrogatorio si è detto "estraneo ai fatti". Intanto il procuratore risentirà Cristiano Doni, che inviò un sms finito al centro dell'attenzione

Stefano Colantuono arriva in tribunale con i suoi avvocati

Stefano Colantuono arriva in tribunale con i suoi avvocati

Cremona, 19 marzo 2015 - Continua l'inchiesta del calcioscommesse. Questa mattina si è tenuto, davanti al procuratore della Repubblica di Cremona Roberto di Martino, l'interrogatorio dell'ex allenatore dell'Atalanta Stefano Colantuono al quale, nelle settimane scorse, è stato notificato un avviso di chiusura delle indagini. A Colantuono, indagato per frode sportiva, è contestato un solo episodio: Crotone-Atalanta del 22 aprile 2012, conclusasi con il risultato di 2-2. Era stato lo stesso ex allenatore nerazzurro a chiedere di essere sentito al più presto.

Colantuono ha proclamato la sua estraneità alla vicenda durante le due ore delle domande del procuratore di Cremona Roberto di Martino. L'ex tecnico della Dea doveva rispondere della presunta combine dell'incontro tra Crotone-Atalanta del 2012. Una presunta combine di cui Colantuono ha detto in sostanza di non sapere nulla. Altre domande, a quanto si è saputo, sono state rivolte riguardo il funzionamento della società bergamasca. Circostanze che esulano, però, dal capo di imputazione.

Secondo quanto emerso al termine del colloquio, il procuratore di Cremona Roberto di Martino risentirà l'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni al fine di capire la posizione dell'ex tecnico dell'Atalanta Colantuono. «Ero tranquillo prima e sono tranquillo ora», ha detto il tecnico dopo essere stato interrogato. Secondo il suo legale, Marco De Luca, il coinvolgimento di Colantuono si deve a un «fraintendimento» di un sms trascritto negli atti dell'inchiesta spedito dall'ex capitano dell'Atalanta, Cristiano Doni il quale, su richiesta della stessa difesa di Colantuono, sarà nuovamente interrogato dal procuratore Roberto di Martino. È stato infatti Doni a inviare quell'sms, poi trascritto dagli investigatori, in cui si parlava dell'«allenatore», di «mr», inteso come mister, e «ds» (direttore sportivo) alla vigilia dell'incontro finito 2 a 2. Colantuono ha ribadito la sua estraneità alla vicendaSecondo l'avvocato De Luca «esistono tutti i presupposti» per una richiesta di archiviazione.