Calcioscommesse, Colantuono: totalmente estraneo ai fatti, chiederò di essere ascoltato in Procura a Cremona

Queste le prole dell'allenatore dell'Atalanta Stefano Colantuono in merito indagine sul calcioscommesse che lo vede indagato per la presunta combine di Atalanta-Crotone

Stefano Colantuono, 52 anni, tecnico dell'Atalanta

Stefano Colantuono, 52 anni, tecnico dell'Atalanta

Cremona, 14 febbraio 2015 - "Non posso fare altro che gridare la mia totale estraneità ai fatti. Chiederò al più presto di essere ascoltato dalla procura di Cremona". Queste le prole dell'allenatore dell'Atalanta Stefano Colantuono in merito indagine sul calcioscommesse che lo vede indagato per la presunta combine di Atalanta-Crotone. Il tecnico, che nelle scorse ore ha incassato il sostegno della società atalantina, ha spiegato la sua posizione nel corso della conferenza stampa alla vigilia dell'incontro con l'Inter. 

Stefano Colantuono spiega che la notizia del suo coinvolgimento nell'inchiesta della Procura di Cremona è «massacrante» per lui e la sua famiglia."Non sto bene, non sono sereno - ha detto Colantuono - chi dice di esser tranquillo dopo una cosa del genere bluffa, e io non bluffo. È una vicenda che mi ha molto infastidito, molto turbato. Andrò da di Martino (procuratore di Cremona, ndr) al più presto per capire cosa è accaduto. Anche se qualcosa dall'ordinanza di chiusura indagini si può evincere, il riferimento è a quella partita lì (Atalanta-Crotone, ndr). È massacrante per me, i familiari, per tutti. Ma non posso permettermi il lusso di abbassare la guardia".

"Ho un gran peso sulla testa ma devo scindere le cose. Lo devo alla proprietà e a tutto l'ambiente - racconta -. l'Atalanta è la mia vita, il mio lavoro. Poi dimostrerò che sono totalmente estraneo, su questo non ci sono dubbi. Sarò in grado di gestire la situazione serenamente con i miei avvocati".