Mercoledì 24 Aprile 2024

Allarme biblioteche: con le Province in bilico il rischio è la chiusura

Nel Cremasco stipendi e servizi non sono assicurati di Pier Giorgio Ruggeri

Una biblioteca

Una biblioteca

Crema (Cremona), 15 gennaio 2015 - Pasticciaccio brutto e tempi pessimi per le biblioteche del cremasco, ma non solo, causa mancanza di soldi. Parecchie sale del cremasco domani mattina rischiano di non aprire. A rischio ci sono una decina di biblioteche, tra le quali Agnadello, Casaletto Vaprio, Credera Rubbiano, Genivolta, Palazzo Pignano, Salvirola, Vailate e, in parte, Rivolta d’Adda. Altre tre biblioteche che avrebbero dovuto aderire al sistema bibliotecario cremonese dovranno rinviare il loro debutto. Il problema sta tutto nella mancanza di fondi. Molte biblioteche del cremasco sono gestite dalla cooperativa Charta di Mantova, vincitrice di un appalto. La cooperativa, che ha ben operato anche nella nostra zona, invia addetti che fanno funzionare le biblioteche e mantengono i programmi previsti. La stessa cooperativa pensa a pagare gli addetti e poi prende i soldi pattuiti dai Comuni. Nella seconda metà dello scorso anno venne fatto presente un problema. I Comuni non avrebbero potuto pagare la cooperativa per almeno per i primi quattro mesi dell’anno.

Fatto presente il problema, la Provincia si rese disponibile ad anticipare i fondi necessari a pagare gli addetti alla Rete bibliotecaria cremonese, in attesa che i Comuni diventassero solventi. Invece, con la sparizione dell’ente Provincia, tutto è finito in alto mare, perché al momento si sa che ci saranno pesanti tagli ai bilanci e ai progetti, ma non si conoscono né l’entità dei tagli né quali siano i progetti che non saranno più finanziati.

«A dire il vero – dicono dalla Provincia – sappiamo che saranno finanziati i servizi essenziali. Ma secondo alcuni la rete bibliotecaria non fa parte dei servizi essenziali, mentre secondo altri sì». Il problema, dunque, resta sospeso, ma già domattina ci vuole una soluzione, perché gli addetti hanno stipendi assicurati solo fino a oggi. «Per quel che riguarda la nostra biblioteca – dice Marco Palladino, primo cittadino di Vailate – abbiamo deciso di tenerla aperta. Cercheremo un accordo, ma non vogliamo chiudere». Qualche problema, invece, c’è a Credera Rubbiano: «Penso che sposteremo i giorni di apertura in orari nei quali un dipendente del Comune può essere messo a disposizione degli utenti – dice il sindaco Matteo Guerini Rocco – e poi cercheremo di vedere come si evolve la situazione».

E il problema non finisce qui, perché a rischio c’è anche la rete bibliotecaria che permette il prestito di libri tra biblioteche. Un furgone effettua passaggi nelle varie biblioteche della rete portando e prendendo libri per l’interscambio tra utenti. Vista la mancanza di fondi, anche questo servizio, molto apprezzato dai lettori, rischia di fermarsi. Al momento, tutto è sospeso, in attesa di una riunione che si spera decisiva che è stata indetta dal presidente della Provincia Carlo Vezzini, riunione che avebbe dovuto essere ieri, ma che è stata rinviata a martedì.