Ubriaca fradicia a 15 anni: due episodi in un mese

Pochi controlli, a Crema ora è emergenza alcol di Pier Giorgio Ruggeri

Alcol tra i giovani (Foto Olycom)

Alcol tra i giovani (Foto Olycom)

Crema, 25 marzo 2015 - Piazzale Rimembranze, ore 15 di lunedì. Una ragazza a terra. Qualcuno chiama un’ambulanza. Gli uomini del 118 arrivano e soccorrono la giovane, una studentessa di 15 anni. La diagnosi è semplice: la ragazzina è ubriaca. Viene accompagnata al pronto soccorso, dove le praticano le cure del caso. Sono avvertiti i parenti, la ragazza torna a casa. Ma nessuno tra le forze dell’ordine è messo al corrente del fatto, nonostante sul rapoorto del 118 sia scritto che sul posto sono stati chiamati i carabinieri.

Eppure c’è un’ordinanza comunale che punisce severamente chi beve ed è minore d’età, e soprattutto chi vende loro gli alcolici. Ma anche in questo caso non se ne farà niente perché le forze dell’ordine non troveranno il referto medico e il fatto finirà nel dimenticatoio, come negli altri casi. Da quando è stata varata l’ordinanza antialcol dal Comune, fine novembre dello scorso anno, questo è il terzo episodio che vede coinvolti minori trovati ubriachi, portati in ospedale e poi dimessi senza che succeda nulla. Inoltre, dato statistico, in quattro mesi di ordinanza ci sono stati solo due controlli serali che hanno dato frutti. Sono stati trovati alcuni minori con bottiglie di birra ed è stato sanzionato un esercizio pubblico sorpreso mentre vendeva alcolici a un quindicenne.

Ma questo non è sufficiente, anche perché il fenomeno è in continua espansione. Non a caso l’Amministrazione ha emesso un’ordinanza ad hoc. Gli altri due casi hanno visto un quindicenne ubriaco ricoverato in codice giallo, recuperato nella notte in via IV Novembre nei pressi di un bar che era stato chiuso proprio perché scoperto ad abbeverare minori, e un tredicenne trovato barcollante alle 18 in una via centrale di Crema. In nessun caso i ragazzi sono stati identificati. Mentre nei pochissimi controlli notturni effettuati dalle forze dell’ordine, sono una decina i minori pescati a bere. Ma con controlli così saltuari e poco mirati, sarà impossibile evitare che le prossime generazioni siano messe al riparo dai guai legati all’abuso di alcool, soprattuto a quell’età.