Il concerto dei 99 Posse si fa. La Questura: non c’è pericolo

Cremona, dopo il corteo violento, il sindaco inascoltato di Bruna Bianchi

I 99 Posse sono un noto gruppo musicale antagonista (Ansa)

I 99 Posse sono un noto gruppo musicale antagonista (Ansa)

Milano, 29 gennaio 2015 - Il concerto dei 99 Posse a Cremona si può fare. Lo hanno deciso Questura e Prefettura approvando la richiesta del centro sociale Dordoni che ospiterà il gruppo musicale napoleano all’interno del suo spazio privato «e non sussistono le ragioni per impedirne lo svolgimento». Un sì difficile da digerire per il sindaco Gianluca Galimberti che ieri aveva tuonato «per quanto ci riguarda noi non rilasceremo nessuna autorizzazione». Una presa di posizione supportata da 3.500 firme raccolte da commercianti e cittadini che avevano visto e alcuni subìto i vandalismi del corteo di sabato scorso dopo i disordini con le forze dell’ordine provocati da un gruppo di 200 «black bloc» provenienti da altre città e «infiltrati» nel corteo indetto contro i neofascisti di Casa Pound che domenica 18 ottobre hanno ridotto in fin di vita un militante del centro sociale cremonese.

La miccia innescata dopo la furia devastatrice e la conta dei danni (500.000 euro dichiarati) è stata però la frase dei 99 Posse, gruppo musicale apertamente antifascista: «Onore a chi lotta. Più bastoni e meno tastiere». Ieri i 99 Posse sulla stessa pagina Facebook hanno scritto: «Vogliamo tranquillizzare tutti i cremonesi: ai nostri concerti si balla e si canta. Punto». E hanno precisato la loro frase: «Non istiga alla violenza ma dice che è ancora necessario combattere il fascismo». Quei bastoni richiamati da un gruppo musicale molto apprezzato, avevano fatto andare su tutte le furie anche l’assessore alla Sicurezza della Regione Simona Bordonali, che ieri ha commenato la decisione del Comitato sicurezza cremonese: «Ritengo davvero incomprensibile la scelta di autorizzare lo svolgimento del concerto». L’assessore ha invitato il sindaco a costituirsi parte civile «contro coloro che hanno messo a ferro e fuoco la città» e il Dordoni «a raccogliere i fondi per risarcire almeno in parte i danni».

Il concerto era stato indetto tempo fa proprio per raccogliere i fondi, ma da destinare al militante ridotto in coma dai Casa Pound. La solidarietà al sindaco inascoltato è arrivata ieri anche dal collega di Piacenza Paolo Dosi che se l’è presa con le leggi «che danno poteri sempre più limitati ai sindaci nei propri interventi in tema di sicurezza». Al controverso motto dei 99 Posse ha replicato invece il rapper Frankie Hi-NrgMc: «Credo che le tastiere possano picchiare più dei bastoni se usate con intelligenza e cultura». Quello che i rappers napoletani intendono fare: «I concerti sono sempre stati una festa e lo sarà anche questa volta».