A Villa Carlotta le foreste in vetro dell'italo-argentina Miriam Di Fiore

In mostra le opere in vetro dell'artista Miriam Di Fiore, che racconta le foreste in vetro conosciute nella sua infanzia in Argentina. In contemporanea i gioielli della designer Silvia Rutolo

Middle Age Drawer, opera di Miriam Di Fiore

Middle Age Drawer, opera di Miriam Di Fiore

Tremezzo, 2 luglio 2014 - Dai piccoli oggetti ai prodotti di design, fino alla realizzazione di opere uniche per il mercato internazionale. Tutto fatto con il vetro triturato, setacciato e fuso, incastonato in oggetti ritrovati. E' l'arte di Miriam Di Fiore, che torna a esporre in Italia dieci anni dopo la sua ultima mostra. L'esposizione si terrà a Villa Carlotta dal 4 al 27 luglio. Attrezzi di legno in disuso, pezzi di mobili distrutti, oggetti “morti” ritrovati che tornano a nuova vita nel vetro, diventando immortali. E’ da qui che parte “Giardini di vetro”, la mostra dell’artista italo-argentina, originaria di Buenos Aires. Le sue opere raccontano i boschi dell'infanzia sulla costa atlantica e quelli della maturità nelle terre d’Italia.

Lavori apprezzati in tutto il mondo e che ora arrivano a Villa Carlotta, scelta dall’artista come scenografia ideale per la sua prima mostra personale nel Bel Paese. I boschi e le foreste di Miramar sull’oceano Atlantico dove l’artista ha trascorso parte della sua vita entrano con forza nelle sue opere: “La mia dipendenza e dedizione per i paesaggi forestali vengono dal tempo della mia infanzia – spiega Di Fiore –.  Miramar aveva un grande bosco di pini piantati per fissare le dune di sabbia ai confini della città. Tutta la mia infanzia è trascorsa tra la spiaggia , la foresta ed il giardino di mia madre. Il bosco è il mio luogo perfetto del quale ho sempre cercato di fissare la mutabile bellezza, la sfuggevole luce in continuo movimento e le geometrie variabili del suo mistero. Quello che intendo fare con il mio lavoro non è una "interpretazione" del Bosco, ma una rispettosa traduzione di un luogo importante per me che ho fotografato nella mente infinite volte”.

Miriam collega infatti i propri paesaggi a oggetti ritrovati che la connettano a un momento ben preciso della propria vita, a qualche luogo del passato con una poetica che “salva” oggetti dimenticati,  perduti, in reliquiari dove custodire i ricordi. Veri e propri universi in vetro, quelli in mostra, realizzati interamente a mano con una particolare tecnica conosciuta nel mondo del vetro come la Di Fiore’s Technique. Un lungo processo che passa attraverso non meno di sette cotture successive, più di un mese di lavoro e diversi tipi di lavorazione. 

Ma i lavori di Miriam Di Fiore non sono gli unici in mostra. Infatti, per tutto il periodo dell’esposizione, gli ospiti di Villa Carlotta potranno conoscere anche le creazioni della designer Silvia Rutolo che presenta per la prima volta al pubblico la sua linea di  ‘gioielli sensoriali’: Baco. Pezzi unici forgiati dal fuoco, impreziositi dalle sete di Como e aromatizzati da fresche fragranze. Esperienze artistiche diverse fra Rutolo e Di Fiore per un’unica grande passione: il vetro. Oltre ai suoi gioielli la giovane designer, durante tutto il periodo della mostra, sarà impegnata in  suggestive dimostrazioni della lavorazione del “vetro a lume” realizzando composizioni, anche su richiesta dei visitatori, direttamente dalla sua fucina mobile installata nella torretta del  parco. Parallelamente alla mostra, l’8, il 15 e il 22 luglio, dalle 16.30 alle 18.00, Villa Carlotta organizza anche un laboratorio per i più piccoli, “Crea il tuo gioiello” che darà la possibilità ai ragazzi dagli 8 ai 13 anni di imparare a creare uno splendido monile. Le iscrizioni ai corsi dovranno pervenire entro il martedì precedente a: segreteria@villacarlotta.it Costo: € 5,00