Una metropolitana in Alta Brianza. I pendolari: rilanciamo la linea Como-Lecco

Da Cantù a Como in 10 minuti, così come da Erba a Cantù in 15 minuti, con qualche aggiustamento sulla linea ferroviaria Como-Lecco. Dopo aver alzato la voce contro i problemi della linea ferroviaria che collega i due capoluoghi del Lario ora i pendolari rilanciano con una proposta di ammodernamento della tratta di F. Ma.

Stazione ferroviaria di Merone (Cusa)

Stazione ferroviaria di Merone (Cusa)

Merone (Como), 7 ottobre 2014 - Non come una metropolitana ma quasi. Da Cantù a Como in 10 minuti, così come da Erba a Cantù in 15 minuti, con qualche aggiustamento sulla linea ferroviaria Como-Lecco. Dopo aver alzato la voce contro i problemi della linea ferroviaria che collega i due capoluoghi del Lario ora i pendolari rilanciano con una proposta di ammodernamento della tratta che, dati alla mano, sarebbe una valida alternativa all’auto e alle lunghe mattinate in coda verso la Convalle.  Per fare ciò hanno coinvolto tutti i sindaci dei Comuni attraversati dalla ferrovia, enti e istituzioni che si occupano di trasporti per un confronto sulle possibilità di rilancio della Como-Lecco che si svolgerà nella serata di venerdì 10 ottobre a Merone. Di sicuro la linea ferroviaria fino ad oggi non si è distinta per le sue qualità quanto per i continui disservizi denunciati più volte dai pendolari in questi mesi a partire dalla decisione di Trenord di sospendere il servizio nel mese di agosto. E poi ancora le corse soppresse (venti solo nel mese di luglio) o i ritardi a volte superiori a venti minuti fra Molteno e Como, ovvero una tratta di circa 40 minuti.

Infine treni vecchi e sporchi e stazioni fatiscenti. Ora il comitato ha deciso di passare dalle proteste alle proposte di soluzione e di miglioramento e potenziamento del servizio. «Questa linea che qualche volta purtroppo sembra abbandonata ha invece delle grandi potenzialità - spiega Cristina Vaccani, del Comitato dei pendolari che viaggiano sulla Como-Lecco -. Ovviamente con questa offerta non si va da nessuna parte ma anche senza grandi investimenti la linea sarebbe in grado di attrarre tanti nuovi viaggiatori, soprattutto in tempi di crisi e con il costo della benzina alle stelle. 

In passato sono stati proposti dei progetti faraonici che non hanno portato a nulla ma basterebbe una manutenzione ordinaria e un’offerta più decente. Se non ci fossero quei buchi di ore fra una corsa e l’altra le persone sarebbero invogliate a utilizzare il treno». Il Comitato pendolari e il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” di Merone chiamano ora a raccolta tutti i sindaci della tratta, Regione Lombardia e Trenord, per discutere le proposte per “Rilanciare la ferrovia Como-Lecco”<MC1>. L’incontro si terrà venerdì alle ore 20,45 presso Palazzo Zaffiro Isacco in via Isacco n. 1 a Merone. di F.Ma.