Giovedì 18 Aprile 2024

Sì alla moschea, il Consiglio si spacca

Lega Nord: «Grave errore». Il sindaco: «Consulterò i cittadini»

Protesta a Cantù (Cusa)

Protesta a Cantù (Cusa)

Cantù, 21 dicembre 2014 - Malgrado la prima fede in città continui a essere la pallacanestro alla fine la moschea è destinata a essere costruita ben prima del palazzetto. Non sono servite le tremila firme raccolte dalla Lega Nord, che nelle scorse settimane aveva promosso un referendum informale tra i canturini e ieri mattina, nel corso di una seduta fiume dell’assemblea cittadina, le ha provate tutte per convincere la maggioranza di Lavori in Corso a fare marcia indietro o almeno promuovere una consultazione, questa volta vera, tra la popolazione. «Chiediamo al sindaco di tenere fede alla promessa fatta ai cittadini in campagna elettorale - ha polemizzato Nicola Molteni, onorevole della Lega Nord - ovvero dare loro modo di esprimersi sul fatto che in città possa sorgere o meno una moschea. Noi questa consultazione l’abbiamo fatta e posso garantire che la stragrande maggioranza dei canturini è contraria. A maggior ragione da quando abbiamo saputo che un nostro giovane concittadino è indagato per aver preso contatto con i terroristi dell’Isis. Questa cosa mi spaventa e penso che chi amministra la nostra città non dovrebbe rimanere indifferente». Non ci sta a passare per bugiardo il sindaco Claudio Bizzozero il quale, contrariamente alla sua maggioranza, si è anche espresso a favore di una consultazione popolare.

«La Lega ci ha abituati a strumentalizzare questi temi a fini elettorali - è intervenuto - noi ci siamo sforzati di avere un approccio razionale al problema. Personalmente sono assolutamente a favore del fatto che ci sia una libertà di culto anche per i cittadini di fede islamica. Sono talmente convinto che la maggior parte dei canturini la pensano come me da essere favorevole anche a un referendum, a patto sia promosso nel rispetto dello statuto comunale. Non ho problemi a dirvi che sarei il primo a firmare, salvo poi esprimermi a favore della moschea. Come sindaco non posso promuovere referendum, ma mi impegno ad attivarmi per una consultazione tra la popolazione di Cantù subito dopo le feste natalizie». Probabile che ai canturini venga chiesto di esprimere la propria opinione on-line, dando o meno la propria preferenza alla moschea attraverso il sito del Comune. Sempre che ciò serva a qualcosa. Già a marzo infatti la “Comunità islamica canturina“, come si è costituita di fronte al notaio l’ottobre scorso, potrebbe avere in mano tutti i permessi per trasformare il capannone in via Milano in un luogo di culto.