Figc, eletto Carlo Tavecchio: il nuovo presidente della Figc è l'uomo di Ponte Lambro

Carlo Tavecchio ha ottenuto il 63% delle preferenze, divenendo il nuovo presidente della Figc. Nulla da fare per Demetrio Albertini. Nel 1976 fu anche sindaco della sua città in provincia di Como

Carlo Tavecchio

Carlo Tavecchio

Ponte Lambro, 11 agosto 2014 – L'ex sindaco di Ponte Lambro (Como), Carlo Tavecchio, è il nuovo presidente della Federazione italiana giuoco calcio (Figc). Il numero uno della Lega nazionale dilettanti l'ha spuntata al terzo scrutinio con 310.12 voti (63.63%), mentre l'altro candidato, Demetrio Albertini, originario di Besana Brianza (Monza), si è fermato a 165.47 (33.95%). Le schede bianche sono state 11.79 (2.42%). I voti espressi sono stati 487.38, gli accreditati non votanti 21.62, per un quorum deliberativo di 243.69. Tavecchio succede a Giancarlo Abete, dimessosi dopo il flop mondiale della Nazionale.

LA SCHEDA DI CARLO TAVECCHIO

Nato a Ponte Lambro il 13 luglio 1943, coniugato e con una figlia, è diplomato in ragioneria ed è stato dirigente bancario presso la Banca di Credito Cooperativo dell'Alta Brianza. A 33 anni diventa sindaco di Ponte Lambro, incarico che ricopre per 4 legislature di fila, mentre il suo primo approccio col calcio risale alla metà degli anni Settanta, quando diventa presidente della società dilettantistica Pontelambrese, che sotto la sua gestione arriva a disputare anche il campionato di Prima Categoria.

Dal 1987 al 1992 è stato Consigliere del Comitato Regionale Lombardia, dal '92 al '96 è vicepresidente della Lega Nazionale Dilettanti (LND), dal '96 assume la guida del Comitato Regionale Lombardia mentre dal '99 ricopre la carica di presidente della LND, con l'ultima conferma arrivata nel dicembre 2012. Nel maggio 2007 è eletto inoltre vicepresidente della Figc, mentre nel marzo 2009 viene eletto vicepresidente vicario della stessa Federazione.

Molto scalpore hanno fatto le recenti dichiarazioni di Tavecchio sul fantomatico Optì Pobà, giocatore immaginario giunto dall'Africa dove "mangiava banane" e divenuto titolare nel nostro campionato. Le reazioni, anche internazionali, alle parole di Tavecchio sono state numerose e ricche di sdegno. 

LE PRIME DICHIARAZIONI DEI DUE SFIDANTI

Carlo Tavecchio: "Faremo le cose insieme, e giudicheremo solo poi quello che avremo fatto. Le riforme possono farsi solo insieme, non esistono ricette magiche ma esiste la cultura del lavoro. Invito tutte le componenti, senza perdere tempo, ad abbandonare le divisioni e mettersi all'opera. Vi prometto che entro il 18 di agosto presenterò il programma delle cose fatte. Non ho avuto ancora approcci con nessun commissario tecnico né ho parlato di governance".

Demetrio Albertini: "Volevo essere un'alternativa diversa ma si è rivisto il corporativismo del patto delle leghe. Il blocco è sempre difficile da scardinare. In bocca al lupo a Tavecchio, non sarà semplice sostituire Abete".