Como Calcio, è corsa contro il tempo: si guarda alla Serie D

Il club ha inviato la richiesta di affiliazione che però la Figc dovrebbe rigettare: spuntano i nomi di possibili acquirenti tra cui Agnello e Zangari

La curva de tifosi del Como (Cusa)

La curva de tifosi del Como (Cusa)

Como, 1 luglio 2017 - Non ancora digerita la delusione per la mancata iscrizione alla Lega Pro la nuova speranza dei tifosi del Como si chiama serie D e la data ultima per completare tutte le pratiche è il 12 luglio, alle 18. Gli adempimenti economici sono notevolmente minori: servirà un versamento di 11mila euro per l’iscrizione, più una fideiussione bancaria di 31mila euro, ma sarà la Lega Dilettanti a decidere se il Como potrà partecipare al campionato di questa categoria. Cifre decisamente inferiori rispetto a quelle richieste ieri dalla Lega Pro: 350mila euro di fideiussione insieme alla famosa affiliazione, che poteva essere concessa solo dietro il pagamento degli stipendi arretrati di aprile, maggio e giugno. L’interrogativo è con chi ci si potrà iscrivere alla serie D?

Luca Savoini il portavoce dell’FC Como ha dichiarato che Lady Essien è pronta a partire anche dalla categoria cadetta, ma c’è stata una levata di scudi da parte dei tifosi, che si sentono presi in giro, da chi solo qualche settimana fa aveva promesso di traghettare la squadra in serie B entro pochi anni. Iniziano a girare i primi nomi dei possibili acquirenti, ma non si capisce queste terze persone con chi devono condurre una trattativa, visto che l’FC Como non essendo affiliata non ha alcun diritto. In verità il gruppo italiano che sta dirigendo la società ha presentato la domanda di affiliazione, non completa con tre giorni di ritardo, senza i pagamenti degli stipendi arretrati e ora spera nei vari ricorsi per sanare la situazione versando l’affiliazione in ritardo, ma non si sa ancora quando, di iscriversi alla Lega Pro.

n tentativo disperato che rischia di essere immediatamente rigettato dalla Figc. Probabilmente sarà necessario ripartire da una nuova società, come aveva fatto Giovanni Agnello depositando la Società Sportiva Calcio Como srl, con l’intenzione di partecipare alle precedenti aste, poi battuto da Puni Essien che aveva presentato un’offerta acquistando la società. Oltre ad Agnello c’è anche un interessamento da parte dall’ex presidente della Pro Sesto e della Carrarese Salvatore Zangari, balzato alle cronache per essere socio in affari insieme a Lele Mora. Anche in città si sta cercando di formare la solita fantomatica cordata di piccoli imprenditori ed appassionati, ma i tempi tecnici e burocratici sono molto stretti e solo un unico soggetto con pronti soldi e documenti può iscriversi in così poco tempo. Ci sono pochi giorni anche per costruire una squadra, visto che da oggi tutti i giocatori del Como sotto contratto sono automaticamente svincolati, come i giovani del settore giovanile che potrebbero tornar utili, visto che in serie D è obbligatorio avere anche una squadra Juniores. Mantiene viva la fiammella della speranza il neosindaco di Como, Mario Landriscina, che è anche un grande tifoso degli azzurri. «Come tifoso e come sindaco ho a cuore le sorti del Calcio Como: nei giorni scorsi ho offerto la mia disponibilità e quella dei miei collaboratori alla società per confrontarmi su idee e progetti. Continuo a sperare che ci sia ancora una possibilità per accedere alla Lega Pro, ma anche se si dovesse ripartire dalla serie D siamo pronti a lavorare insieme per consentire alla squadra una programmazione adeguata, anche riflettendo sul futuro dello stadio Sinigaglia».