Allarme terrorismo: documenti falsi, allerta massima. Il Canton Ticino dà il giro di vite

Dall’inizio dell’anno 600 casi. E nei Comuni si rubano carte d’identità di ROBERTO CANALI

Controlli (Cusa)

Controlli (Cusa)

Como, 23 novembre 2015 - Gli attentati fanno aumentare i controlli anche in Canton Ticino, in particolare al confine con l’Italia dove stando ai dati raccolti dalla polizia cantonale, sono in costante aumento gli stranieri che cercano di eludere i controlli fornendo documenti falsi. Nella maggior parte dei casi si tratta di persone in transito dall’Italia senza permesso di soggiorno, dirette verso il Nord Europa attraverso la Svizzera, ma dopo gli attentati dell’Isis e l’allerta internazionale legato ai cosiddetti «foreign fighters», non è detto che non si tratti di combattenti o comunque persone legate al Califfato Nero dirette verso Belgio o Germania. «Dall’inizio dell’anno abbiamo sequestrato oltre 600 documenti, risultati completamente falsi o falsificati – spiega Mauro Antonini, comandante delle guardie di confine elvetiche – in alcuni casi è stato accertato che sono stati rubati in bianco, per essere poi rivenduti e compilati».

Dichiarati che gettano una luce nuova sugli insoliti furti che negli ultimi mesi si sono verificati, anche nel Lario, ai danni delle anagrafi di alcuni piccoli Comuni. Individuato il compratore, disposto a pagare anche alcune migliaia di euro pur di godere di una nuova identità, le carte di identità «vergini» nelle mani di abili falsari diventano nel giro di pochi giorni documenti all’apparenza validi a tutti gli effetti.

Solo esami molto accurati che spesso implicano l’utilizzo di apparecchiature sofisticate, per distinguere le imperfezioni di inchiostri e firme, sono in grado di smascherare l’imbroglio. Un’impresa più facile a dirsi che a farsi lungo una frontiera dove ogni giorno passano 90mila autoveicoli, una media di uno al secondo. Nel corso del 2014 i controlli avevano permesso di smascherare 400 persone che stavano tentando di attraversare il confine esibendo documenti falsi, quest’anno il loro numero potrebbe raddoppiare. I controlli diventeranno più scrupolosi se l’Europa dovesse decidere di rivedere o sospendere il Trattato di Schengen.