Cantù blindata per il raduno di Forza Nuova. Il sindaco Bizzozero: "Sarebbe fascista negarla"

Oltre 400 poliziotti e carabinieri vigileranno sulla tre giorni di Roberto Canali

Forza Nuova

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di Roberto Canali

Cantù (Como), 11 settembre 2014 - Che non si tratterà propriamente di un campo per boy scout lo si intuisce già dal nome scelto per il raduno, «Campo di marte», con tanto di gladiatore romano ritratto di profilo. «Portarsi non là dove ci si difende, ma là dove si attacca!» è lo slogan scelto da Forza Nuova in perfetta sintonia con il manifesto che invita in propri iscritti e simpatizzanti a riunirsi al Campo Solare di Cantù, per una tre giorni di concerti, convegni e tanto cameratismo. Alla fine all’appello dovrebbero rispondere in un migliaio, non solo dall’Italia visto che sono attese anche delegazioni da Ungheria, Francia, Germania e Polonia. Una buona parte di loro arriverà entro venerdì pomeriggio, giusto in tempo per una conferenza dedicata all’Europa e la cena con prodotti tipici e Km0. Sabato la festa entrerà nel vivo fin dalle 11 con una conferenza sulla libertà di parola e di pensiero che vedrà tra i relatori Mirko Viola, condannato a 2 anni il 8 mesi per aver promosso e diretto un movimento di estrema destra, Stormfront, finalizzato all’incitamento, alla discriminazione ed alla violenza per motivi razziali ed etnici. Dopo pranzo si discetta di «Sovranità monetaria e la truffa del debito» mentre in serata il leader del movimento, Roberto Fiore, rifletterà sul futuro dell’Europa insieme ai rappresentati degli altri movimenti di ultradestra europei. Come lo scorso anno, quando in città si era tenuto il Festival Boreal, raduno europeo dei movimenti di estrema destra, a concedere l’uso dell’area comunale è stato il sindaco Claudio Bizzozero. «Non so esattamente cosa significhino per FN le parole “democrazia” e “libertà” - spiega - ma so cosa significano per me. Un Paese può davvero dirsi democratico se consente ad ognuno, qualunque sia il suo orientamento, di esprimere liberamente il proprio pensiero. L’ideologia fascista è la negazione della democrazia, ossia la negazione della libertà. Un sindaco che vietasse quella festa sarebbe un antidemocratico e dunque fascista».

A garantire che la democrazia svolga il suo corso ci saranno oltre quattro tra poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa. Molto critici gli esponenti del Pd che a partire da venerdì hanno organizzato un contro-festival. «La scelta del sindaco è un atto di natura politica, la costituzione e la democrazia non c’entrano nulla - spiega Filippo Di Gregorio, segretario cittadino del Pd - Siamo di fronte a una ideologia relativista che determina una ferita devastante nel tessuto cittadino. Soprattutto in Cantù, per anni presidio di capacità di accoglienza e di convivenza». Per questo venerdì sera i democratici hano organizzato un dibatto con Gad Lerner e alcuni esponenti dell’Anpi e della politica, mentre sabato si terrà un presidio alle 21 in largo XX Settembre. Protesterà anche la comunità islamica, invitando i musulmani a riunirsi in preghiera sono una tenda nel parco di Villa Calvi.