Pusiano, Cà di pescadur abbattuta: cinque indagati

La struttura del 1.500 è stata inspiegabilmente rasa al suolo, dovranno rispondere di violazioni di natura edilizia e ambientale

Il panorama del lago dal portico della Cà di pescadur

Il panorama del lago dal portico della Cà di pescadur

Pusiano (Como), 30 aprile 2015 - Sono cinque gli iscritti sul registro degli indagati dal sostituto procuratore di Como Giuseppe Rose per il pasticcio della "Cà dei pescadur", l'edificio che risale al 1.500. che è stato inspiegabilmente abbattuto durante i lavori di ristrutturazione. Contestualmente alla convalida del sequestro preventivo del cantiere, firmata dal gip Luciano Storaci, sono stati notificati gli atti al committente dei lavori, Egidio Motta, a Domenico e Marco Foti dell’impresa Fratelli Foti di Albiate, incaricata dell’intervento di recupero, e ai due direttori dei lavori, Marco Tentori e Giorgio Siani. Le violazioni ipotizzate dalla Procura sono di natura edilizia e ambientale, in attesa di accertare le eventuali difformità rispetto a quanto previsto dai permessi di risanamento, finalizzati a un intervento di tipo conservativo. Nel frattempo è atteso il parere della Soprintendenza. Poco dopo il sequestro del cantiere infatti l’architetto Maria Mimmo dei Beni culturali ha voluto vedere di persona cosa fosse accaduto all’interno delle impalcature. L’azienda che si è occupata dei lavori nella «Cà di pescadur» era stata autorizzata a procedere al recupero della vecchia dimora grazie a un parere proprio della Soprintendenza che dava indicazioni precise su come “operare“ su un bene dall’alto valore storico e simbolico come quello. Se si fosse verificato un qualsiasi imprevisto all’interno del cantiere questo doveva essere comunicato immediatamente.