Processione vietata in Calabria, da Palmi per l’inchino a San Bartolomeo

Vietata a Giffone, la processione di San Bartolomeo si farà ad Andrate. In Calabria era stata cancellata dopo l'omaggio al boss di Roberto Canali

Preghiera in chiesa

Preghiera in chiesa

Fino Mornasco, 30 agosto 2014 - C'è un angolo di Calabria anche in provincia di Como, a Fino Mornasco, dove da almeno quarant’anni a fine agosto a sfilare per le vie di Andrate è la statua di San Bartolomeo, a cui la piccola comunità è devota. Un santo di Calabria che si è ambientato benissimo in Lombardia. Molti dei nipoti di quei braccianti che all’inizio degli anni ’70 vennero al Nord a cercare fortuna oggi sono stimati professionisti e imprenditori, ma il legame con la loro terra d’origine non è mai venuto meno. Così per tutti, almeno una volta l’anno, c’è un motivo serio per rendere grazie a San Bartolomeo, portato in processione per le vie del rione con tutti gli onori. Non è un caso se la statua del santo sia la copia esatta di quella esposta nella chiesa di Giffone, in provincia di Reggio Calabria, da cui tutte le famiglie sono partite e dove si ritorna ancora durante le ferie. Anzi per molti la vera festa è ancora quella che si celebra laggiù il 24 di agosto, di fronte a migliaia di persone che arrivano a Giffone non solo da tutta Italia, ma addirittura dagli Stati Uniti e dall’Australia.

Fino all'anno scorso partivano un paio di pullman anche da Andrate per ripercorrere a ritroso lo Stivale, giusto per esserci e testimoniare l’attaccamento al santo. Quest’anno il viaggio verrà fatto a ritroso, non più dalla Brianza verso la Calabria, ma da Reggio Calabria a Fino Mornasco. Tutta colpa dello scandalo degli «inchini», scoppiato il 2 luglio scorso quando a Oppido Mamertina la statua della Madonna delle Grazie, mentre era in corso la processione nelle vie del paese, si inchinò di fronte alla casa dal boss Peppe Mazzagatti. Il gesto indignò tutta Italia tanto da spingere il vescovo di Oppido-Palmi, monsignor Francesco Milito, a proibire tutte le processioni all’interno della diocesi, compresa quella che si sarebbe dovuta tenere il 24 agosto a Giffone. Una decisione che ha scatenato mille polemiche, tanto da spingere gli amici di Andrate ad andare in qualche modo in soccorso dei parenti alla lontana di Giffone. 

«San Bartolomeo si merita di essere celebrato - spiegano gli organizzatori - e se a Giffone non fanno la tradizionale processione, vorrà dire che quest’anno la festa ufficiale si sposterà in Brianza». Detto fatto, ricorrendo a i social network nel giro di poche settimane da Andrate hanno avvisato tutti i giffonesi oriundi per il mondo, molti dei quali hanno già comunicato la loro presenza. «Non solo - concludono - domenica pomeriggio aspettiamo almeno quattro pullman dalla Calabria». Naturalmente senza alcun «inchino».