Como, 16 aprile 2013 - Lara Comi, europarlamentare Pdl, propone un'interrogazione alla Commissione europea di Bruxelles dopo la campagna pubblicitaria dell'Udc ticinese che utilizzava lo slogan "Rischiamo di rimanere in mutande" contro i frontalieri.

''In occasione di recenti consultazioni elettorali, la sezione ticinese dell'Udc, il principale partito elvetico, ha utilizzato slogan offensivi e inaccettabili nei confronti dei frontalieri che lavorano nel Canton Ticino", ha spiegato la deputata. "Ho pertanto presentato ala Commissione europea e al Consiglio un'interrogazione che chieda conto di queste campagne discriminatorie alla luce anche dei negoziati in corso tra Svizzera e Italia su diverse importanti questioni fiscali. Mi auguro che questa vicenda venga anche sviluppata prossimamente nella nuova commissione speciale per i rapporti con la Confederazione elvetica istituita dalla Regione Lombardia''.

I frontalieri italiani, principalmente provenienti dalle province di Varese e Como, sono stati presi di mira in quanto ruberebbero il posto di lavoro agli svizzeri. ''Queste campagne nei confronti dei lavoratori transfrontalieri - spiega Comi - ricorrono puntualmente e già in passato sono arrivate delle censure da parte delle istituzioni europee. Oltre a fomentare pregiudizi che rasentano la xenofobia, costituiscono una violazione alla libertà di movimento e alla concorrenza. Ho chiesto pertanto alla Commissione e al Consiglio in che modo vogliano difendere questi principi. Con la Svizzera e il Canton Ticino vogliamo mantenere buoni rapporti: chi fa questo tipo di propaganda dovrebbe rendersi conto che senza i 56 mila frontalieri italiani anche la Confederazione elvetica avrebbe serie difficoltà'', conclude.