di Marco Palumbo e Roberto Canali

Como, 6 aprile 2012 - Onorevoli, militanti della prim’ora, ex e delusi anche sul Lario la notizia delle dimissioni di Umberto Bossi è arrivata come una doccia gelata, uno di quei momenti in cui la storia sembra fermarsi e tutti sanno che nulla sarò più come prima. «Umberto Bossi con il suo gesto ha dimostrato di essere un grande leader – spiega l’onorevole Nicola Molteni, in corsa alle amministrative a Cantù – fare un passo indietro in questo momento è un gesto di grande responsabilità e generosità. Non è lui ad aver sbagliato ma alcuni che l’hanno circondato in questi anni. L’unica notizia positiva della giornata è che si scioglie il Simpa che praticamente non è mai servito a nulla».

«Come tanti militanti sono incredulo – risponde Gian Paolo Pradella, commissario cittadino per il Carroccio a Como – Bossi ha dimostrato grande responsabilità con la sua scelta, adesso occorre fare chiarezza. È impossibile che lui sia coinvolto, la sua era una guida politica, non sapeva neppure cos’era il denaro, non si è mai occupato di amministrazione».

Per l’onorevole Erica Rivolta, candidata sindaco a Erba, la forza di Bossi la si vede anche in questi momenti. «È da leader dire mi dimetto per il bene del movimento. Sono colpita comunque dalla forza di quest’uomo, il condottiero nella storia della Lega è stato lui. Le idee e il progetto rimangono qualcosa che va oltre le persone. Spero che al congresso federale esca una persona che possa continuare le battaglie della Lega». A Lezzeno, storica roccaforte della Lega Nord, il senatore Armando “Mandell” Valli, leghista della primissima ora e amico dagli anni ‘80 di Umberto Bossi. «Non ho parole – dice visibilmente provato - Ho parlato col capo mercoledì sera. Lui è la Lega, senza se e senza ma. Sono sicuro che non c’entra nulla con questo fango che gli è stato gettato addosso. Le dimissioni? La Lega è Bossi. Sono con lui».

Telefono rovente per l’assessore provinciale Mario Colombo. «Bossi è la Lega, ma questo è un grande momento di rinnovamento. Occorre voltare pagina, anche se Bossi resta il faro della Lega Nord». Il consigliere regionale lumbard Dario Bianchi, con la voce rotta dalla commozione, dice: «Appena ho saputo delle dimissioni ho postato il Va’ Pensiero su facebook con una dedica speciale a Umberto Bossi. Si è dimostrato ancora una volta un grande statista, è un giorno tristissimo per chi ha a cuore la Lega Nord».

Disincanto nelle parole di un ex, Luca Delfinetti da Cantù. «Lo stupore è nel fatto che non si sia dimesso prima. Negli ultimi anni stava male, non si capiva neppure più quello che diceva. Comprendo lo sconcerto della base, vedremo cosa diranno quando si scatenerà la battaglia per la successione del senatur».