La Mercedes non fa marcia indietro: in liquidazione la Sca

Finisce nel peggiore dei modi la crisi del gruppo comasco con 154 dipendenti

Protesta fuori dal concessionario

Protesta fuori dal concessionario

Como, 12 febbraio 2016 - Alla fine la Mercedes non ha fatto marcia indietro e l’avventura del gruppo Sca, storico concessionario della casa con la stella per la provincia di Como, è finita nel peggiore dei modi. La proprietà ha infatti deciso di avviare le procedure di liquidazione volontaria, pagando almeno in parte i propri debitori tra i quali figurato anche i 154 lavoratori. I guai in via Cecilio erano iniziati nell’autunno scorso, quando la casa automobilistica di Stoccarda aveva deciso di ritirare il suo mandato di vendita. Per un paio di mesi i dipendenti, pur senza stipendio, hanno deciso di presentarsi lo stesso al loro posto di lavoro, a Como come nelle sedi di proprietà del gruppo a Cantù e Mariano Comense. Impiegati e meccanici nelle scorse settimane erano anche scesi in strada, con una serie di manifestazioni in via Pasquale Paoli, per chiedere l’accredito degli stipendi di novembre e dicembre, oltre alla tredicesima.

Una delegazione di lavoratori della Sca era stata ricevuta anche al Pirellone da Angelo Ciocca, presidente della commissione Attività Produttive e addirittura sul tavolo del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, attraverso un’interrogazione presentata dal deputato canturino Nicola Molteni. Da Roma era partita una richiesta a Mercedes BenzItalia S.p.A., Idea Uno S.r.l. per sedersi al tavolo delle trattative, ma l’azienda di Stoccarda è rimasta ferma nella decisione di non rinnovare la sua fiducia al gruppo Sca. Una svolta potrebbe esserci tra qualche settimana, quando a Como dovrebbe arrivare un nuovo concessionario pronto a commercializzare i marchi Mercedes-Benz, Smart, Mitsubishi e Subaru. Se lo augurano soprattutto i dipendenti della storica concessionaria, che sperano in una nuova opportunità di lavoro.