Cantù, il mondo dello sport e l’intera città all’addio di «Maurone»

Una folla ha partecipato ai funerali del tifoso Eagles

Il saluto  dei tifosi del basket Cantù a Mauro Colombo

Il saluto dei tifosi del basket Cantù a Mauro Colombo

Cantù, 2 marzo 2015 - Non sono mai stati così vicini i giganti del basket e i loro tifosi, praticamente gomito a gomito, senza scambiarsi un autografo o una pacca sulla spalla. Non c’è era spazio ieri mattina nella piccolo Santuario di Santa Maria, in cima alla collina di Cucciago, scelto per la sua prossimità al Pianella che da qui dista solo un centinaio di metri. Il luogo più adatto per l’ultimo saluto a Mario «Marione» Colombo, il tifoso della Pallacanestro Cantù e membro storico dei Magnan morto lunedì scorso al Sant’Anna di Como, dov’era finito il venerdì prima per essere precipitato, l’ultima sera di Carnevale, dalla pala di un bulldozer sulla quale era salito per festeggiare con alcuni amici.

«Oggi ci resta che tacere, le parole lasciano spazio al silenzio e alla preghiera – ha iniziato l’omelia don Angelo Pozzoli - Quando perdiamo una persona cara il nostro cuore si lacera, solo l’amore di Dio può darci il conforto di sapere che il nostro fratello Mauro non se n’è andato per sempre, ma è tornato alla casa del padre. Tutti noi dobbiamo essere vicini al dolore della sorella, dei familiari, degli amici e dei tifosi che l’hanno conosciuto e amato». E sono stati proprio i suoi amici Eagles a portarlo a spalla fino al Pianella, dove tante volte aveva gioito e sofferto per le imprese della sua Cantù, per tributargli l’ultimo saluto. Una piccola folla composta da oltre seicento persone che ha «vestito» la bara dell’amico con le bandiere biancoblu, da sempre i colori della squadra cittadina. 

Ad abbracciare la sorella del tifoso un commosso Pino Sacripanti, l’ex-direttore sportivo Bruno Arrigoni e quello attuale Luca Orthmann, l’ex-presidente della Pallacanestro Cantù, Alessandro Corrado e il sindaco di Cantù, Claudio Bizzozero. Ai funerali erano presenti campioni del calibro di Antonello Riva e Pierluigi Marzorati, fino a una settimana fa numero uno del Coni Lombardia, Awudu Abass, Marco Laganà, Alberto Rossini e Angelo Gilardi.

Gli Eagles hanno voluto ricordare “quel ragazzo solare che amava ridere anche nei momenti difficili” con un coro in cui hanno scandito più volte il suo nome, seguito da un minuto di silenzio. Poi all’esterno del Pianella, mentre il feretro veniva caricato sul carro funebre per l’ultimo viaggio, sono risuonate le note di “Amici miei”, la canzone che Maurone amava e che anche la sera dell’incidente è risuonata in piazza Garibaldi. A salutarlo, con gli occhiali scuri indosso, c’era anche Andrea Montorfano, l’amico che guidava la ruspa e che nei giorni scorsi è stato iscritto dalla Procura di Como nel registro degli indagati. Un addio davvero speciale per lo storico tifoso del Cantù che è morto in circostanze ancora tutte da chiarire.