Maslianico, allarme scabbia: il profugo è guarito

Il giovane malato ha fatto ritorno nel centro di accoglienza

Nel Comasco sono stati accolti 130 ospiti che oltre a vitto e alloggio ricevono anche un’istruzione

Nel Comasco sono stati accolti 130 ospiti che oltre a vitto e alloggio ricevono anche un’istruzione

Maslianico (Como), 26 aprile 2015 - Ha già fatto ritorno in paese il giovane profugo somalo nei giorni scorsi in cura al reparto di dermatologia del Sant’Anna per aver contratto la scabbia, molto probabilmente nel lunghissimo viaggio che lo ha portato in Italia. Il ragazzo è tornato a vivere nella struttura di accoglienza che condivide con altri otto profughi, in attesa di essere trasferito in una casa alloggio per minori. Ad intervenire anche i medici dell’Asl che appena saputo dell’emergenza hanno provveduto con la modifica dell’alloggio e le visite agli altri otto compagni del ragazzo. A quanto sempre il rischio di contagio è stato scongiurato anche se nel corso del 2014 sono stati 78 i casi di scabbia segnalati in provincia di Como. Un numero non trascurabile se si considera che dalla primavera del 2014 a oggi gli immigrati giunti in provincia di Como sono stati oltre 500, un centinaio dei quali giunti a partire da febbraio. Molti di loro sono stati alloggiati nelle quindici strutture comasche gestire direttamente dalla Caritas.

Tra Como e i Comuni della cintura sono stati accolti 130 ospiti, che oltre a vitto e alloggio ricevono anche un’istruzione: imparano l’italiano nel caso in cui, accettata la loro domanda di asilo, venga data loro la possibilità di rimanere nel nostro Paese. Un’ipotesi più unica che rara, visto che la maggior parte di loro considera l’Italia solo come una tappa di un lungo viaggio verso il Nord Europa. La maggior parte dei migranti sono giovani uomini, le donne sono solo quindici e anche le famiglie sono pochissime. Arrivano dalla Gambia, la Guinea Bissau, il Mali, il Senegal, la Costa D’Avorio, la Nigeria, il Ghana, l’Etiopia, l’Afghanistan e il Pakistan. Il più giovane è un bambino nigeriano nato nel 2001, il più anziano è un pakistano del 1967.

I più numerosi giungono dalla Nigeria, seguita da Mali e Gambia. Nella loro lunga Odissea attraverso l’Africa alcuni di loro si ammalano e il parassita della scabbia è uno degli ospiti indesiderati che spesso portano con loro. «Si continua a sottovalutare l’emergenza umanitaria e sanitaria legata all’arrivo dei profughi – ha sottolineato ieri il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, che presente venerdì in città è partito dal caso di Maslianico per fare un duro attacco alla politica di accoglienza del Governo Renzi –. L’accoglienza fine a se stessa non è una soluzione, anzi così rischiamo di mettere in pericolo anche la nostra popolazione».