Sospiro di sollievo per Isaac Akuetteh: il baby calciatore esce dalla rianimazione

Il 15enne, di proprietà del Milan ma in prestito al Varese, era stato investito da un treno

I soccorsi al 15enne travolto dal treno

I soccorsi al 15enne travolto dal treno

Como, 18 settembre 2014 - Dopo due settimane è uscito dalla Rianimazione Isaac Akuetteh, il calciatore quindicenne attaccante del settore giovanile del Milan, che il 31 agosto era stato urtato da un treno. Trasferito nel reparto di Pediatria Chirurgia dell’ospedale Sant’Anna di Como,sembra dare i primi timidi segni di miglioramento. La prognosi per i medici rimane riservata, e non si sono sbilanciati nell’ipotizzare tempi di guarigione, ma il solo trasferimento a un reparto non più intensivo sembra essere un ottimo segnale.

Il giorno della tragedia Isaac stava percorrendo una stradina che costeggiava la linea ferroviaria a Caslino al Piano, a ridosso della banchina: indossava le cuffiette e ascoltava musica, era assorto in ciò che stava facendo, nelle melodie delle sue musiche preferite. Aveva con sé la borsa sportiva e stava andando a giocare a calcio, domenica pomeriggio come sua abitudine, diretto al campo di Cadorago. Non ha sentito l’annuncio che dalla stazione di Caslino raccomandava di allontanarsi dai binari, e pochi attimi dopo non ha sentito nemmeno l’arrivo del treno, che lo ha sfiorato fino a urtarlo: le tonnellate del convoglio in movimento lo hanno sbalzato violentemente sulla massicciata. Qualche testimone ha assistito a questa scena terribile, attivando subito i soccorsi. Erano le 15.30 del pomeriggio del 31 agosto, quando per il giovane calciatore è iniziato un calvario del quale, solo ora, si iniziano a intravedere i primi segnali di speranza.

La strada per lui sarà ancora lunghissima. Quando i medici saranno in grado di sciogliere la prognosi, e ipotizzare quanto tempo gli servirà per guarire dalle conseguenze di quell’urto, per lui si aprirà un altro capitolo, che promette di essere durissimo: una riabilitazione lunga e difficile, al termine della quale potrebbe anche non esserci più la possibilità di tornare sui campi di calcio. Una prospettiva che potrebbe però essere sconfessata dalla determinazione del ragazzo, e dalla sua voglia di tornare a correre dietro a un pallone. Ora però è ancora presto per fare queste considerazioni, perché tutto dipenderà da come sarà in grado di reagire alle cure che dovrà affrontare già dai prossimi giorni: non più i trattamenti intensivi della Rianimazione, ma l’inizio di un percorso di recupero delle sue condizioni di quindicenne votato allo sport.