Mozzate, falsi e abusi nei bilanci comunali. Indagato l’ex sindaco Bettoni

Falsi ideologici e abusi d’ufficio nel bilancio del Comune. Sono sette gli indagati, quasi tutti rappresentanti della precedente amministrazione di Mozzate di PAOLA PIOPPI

Luca Denis Bettoni

Luca Denis Bettoni

Mozzate, 18 aprile 2016 - Falsi ideologici e abusi d’ufficio nel bilancio del Comune. Sono sette gli indagati, quasi tutti rappresentanti della precedente amministrazione di Mozzate, tra cui l’ex sindaco, Luca Denis Bettoni, in carica fino al 2013. Il sostituto procuratore di Como, Simona De Salvo, ha concluso le indagini legate a una serie di contestazioni gestionali tra il 2010 e il 2013. L’avviso ha raggiunto, oltre all’ex sindaco, Enrico Bertulessi, ex assessore al Bilancio, Sara Franchi, responsabile dell’ufficio Ragioneria e Cosimo Montalto, segretario comunale, oltre ad Alessandro Valli e Andrea Galli, entrambi revisori dei conti pro tempore, e Massimo Morandi, amministratore unico della Mozzate Patrimonio srl. Per Bettoni, Bertulessi, Franchi e Montalto, le ipotesi di reato parlano di falsi ideologici legati alla formazione di atti destinati a essere inseriti nel bilancio comunale di Mozzate tra il 2010 e il 2011, per residui attivi ritenuti invece inesistenti, e inseriti su voci di bilancio non conformi, così da violare il Patto di stabilità. Cifre a bilancio che si sarebbero aggirate attorno al milione e mezzo di euro. Le contestazioni mosse a Galli e Valli, sono invece presunte omissioni legate al loro ruolo, tra il 2012 e il 2013: quello di vigilare sulla correttezza contabile e segnalare eventuali anomalie di gestione finanziaria della cosa pubblica.

Bettoni, Bertulessi, Franchi e Montalto, sono inoltre accusati di abuso d’ufficio, relativamente alla gestione del «canone di concessione di competenza del Comune titolare dell’impianto» della discarica comunale: normalmente corrisposto semestralmente, in base alla quantità di rifiuti che effettivamente vengono conferiti, in più occasioni sarebbe invece stato anticipato, per un importo di oltre 4 milioni e mezzo di euro. Montalto e Morandi, infine, sono accusati di truffa ai danni del Comune, attraverso la Mozzate patrimonio: avrebbero indotto un giro di anticipazione di somme, senza l’autorizzazione richiesta dal contratto di servizi stipulato con lo stesso Comune.