Tragedia di Grandate, camionista morto dopo essere stato colpito alla testa da un muletto

Gennaro Di Tofano era appena arrivato all'interno del cantiere della Pedemontana alla guida del suo camion, da cui gli operai stavano scaricando alcune lastre destinate a montare i guard rail di Pa.Pi.

Un camionista 55enne ha perso la vita nell'area del cantiere della Pedemontana (Cusa)

Un camionista 55enne ha perso la vita nell'area del cantiere della Pedemontana (Cusa)

Grandate, 30 ottobre 2014 - Nessuno dei due si è accorto della tragedia che stava per accadere. Non l’operaio alla guida del muletto, e nemmeno lui, l’autista appena sceso dall’autoarticolato, rimasto in piedi accanto al mezzo pesante. Gennaro Di Tofano, 55 anni di Falciano del Massico, provincia di Caserta, è stato schiacciato da un muletto durante le operazioni di scarico dei materiali che aveva appena consegnato. Un urto al quale l’uomo è sopravvissuto solo pochi minuti, il tempo di un trasporto disperato verso l’ospedale Sant’Anna, dove i medici non hanno potuto fare nulla per lui. L’incidente è avvenuto ieri pomeriggio attorno alle 16.30, all’interno del cantiere della Pedemontana di Grandate. L’autotrasportatore era arrivato poco prima, alla guida di un autoarticolato che trasportava lastre destinate a montare i guard rail a lato delle carreggiate. Pile di alluminio ben ordinate sul rimorchio: per scaricarle, è arrivato un operaio alla guida di un muletto, che man mano caricava i pacchi di lastre e li spostava. 

E' stato durante una di queste manovre, che Di Tofano è stato urtato e schiacciato. La dinamica esatta non è ancora chiara: i carabinieri e il personale della Asl stanno ricostruendo il punto esatto con cui il muletto ha urtato l’autista, colpito alla testa. Non è chiaro infatti, se l’uomo è stato schiacciato dalle lastre caricate sul muletto, o se dal mezzo stesso. Resta il fatto che Di Tofano non si è accorto di nulla, preso alla sprovvista, è caduto a terra in condizioni fin da subito drammatiche. Il medico e i soccorritori del 118 hanno tentato di stabilizzarlo, ma le ferite alla testa lasciavano poco margine di intervento. Trasportato al pronto soccorso di San Fermo della Battaglia, è arrivato ormai senza vita. Ora i carabinieri della compagnie di Cantù, assieme alla Asl, stanno cercando di stabilire gli ultimi movimenti del mezzo che ha urtato l’autotrasportatore, per capire la posizione esatta dell’uomo e da cosa sia stata provocata la ferita che non gli ha lasciato scampo. Sarà fondamentale capire se Di Tofano era fermo, e per quale motivo non si sia reso conto della pericolosità del mezzo che si muoveva accanto a lui, la cui visibilità, probabilmente, era anche ridotta dal carico. Accertamenti che saranno integrati con quelli disposti dal magistrato di turno della Procura di Como, e dalle eventuali testimonianze.