Al Fox Town car pooling dei frontalieri: regole restrittive per i lavoratori italiani

Vietato presentarsi al lavoro in ritardo, trasandati e in auto da soli. Da ieri al Fox Town, il grande outlet della moda oltreconfine i dipendenti, se vogliono parcheggiare nell’area riservata loro all’esterno dell’edificio, devono presentarsi con almeno un paio di colleghi in auto con loro

Il centro commerciale Fox Town (Cusa)

Il centro commerciale Fox Town (Cusa)

Ticino, 24 aprile 2015 - Vietato presentarsi al lavoro in ritardo, trasandati e in auto da soli. Da ieri al Fox Town, il grande outlet della moda oltreconfine i dipendenti, se vogliono parcheggiare nell’area riservata loro all’esterno dell’edificio, devono presentarsi con almeno un paio di colleghi in auto con loro. A deciderlo il patron dell’azienda, Silvio Tarchini, che a pochi giorni dall’esito delle urne ha deciso di fare proprio uno dei cavalli di battaglia della Lega dei Ticinesi. Un omaggio indiretto a Claudio Zali, Consigliere di Stato con delega ai Trasporti rieletto a furor di popolo, che lo scorso mandato si contraddistinse per la ferrea volontà di sconfiggere lo smog appiedando i frontalieri. In base a rigorosi studi scientifici e un monitoraggio degli ingressi alle frontiere, Zali stabilì che la stragrande maggioranza dei frontalieri sceglievano l’auto per recarsi al lavoro, con l’aggravante di muoversi da soli.

Da lì la decisione di ridurre i posteggi riservati alle aziende e obbligare ogni lavoratore italiano a pagare per poter parcheggiare. Il Comune di Mendrisio è stato tra i primi ad aderire all’iniziativa, eliminando dal territorio cittadino oltre 800 posti auto, il 40% dei quali costituito dalle aree di sosta delle aziende. In progetto c’è la creazione di un grande posteggio per il car pooling situato nella zona industriale. Lì potranno parcheggiare a pagamento ben 110 veicoli, a patto che su ogni auto ci siano almeno due persone. Si pensa a un controllo attraverso un sistema di telecamere ai varchi d’ingresso e in uscita. Ogni automobilista-frontaliere dovrà pagare per il rilascio di una tessera che attesta la sua condizione di dipendente e lo abilita a parcheggiare, dietro garanzia della propria azienda. In caso di mancato rispetto delle regole del car pooling la tessera verrà ritirata e quindi il dipendente pizzicato a viaggiare da solo rischierà di dover parcheggiare in posti a pagamento più lontani, oppure essere costretto ad andare al lavoro in autobus.

Il rischio è che l’esempio di Mr. Fox Town venga seguito a breve anche dagli altri industriali della zona, tanto che molti Comuni italiani lungo la fascia di confine stanno lavorando alla creazione di parcheggi di interscambi, luoghi in cui i frontalieri potranno darsi appuntamento la mattina, posteggiare le loro utilitarie e poi recarsi in Svizzera usufruendo del passaggio di un collega. Immuni dal provvedimento, almeno per ora, i clienti che potranno continuare gratuitamente nei parcheggi dei grandi centri commerciali oltreconfine, anche se sono da soli alla guida della loro auto.