Flash mob "dei valori" al Bassone: è la prima volta in un carcere

L'evento per affermare la voglia di riscatto di Paola Pioppi

Il carcere Bassone di Como (Cusa)

Il carcere Bassone di Como (Cusa)

Como, 15 settembre 2014 - Per la prima volta in Italia, sarà realizzato un Flash Mob all’interno di un carcere. Un evento che avverrà venerdì all’interno della casa circondariale Bassone, quando alle 15 in punto partirà la performance: tecnicamente, si tratta di un assembramento improvviso di persone, che concorrono a creare una situazione comune di spettacolo o esibizione. Tutto questo avverrà nel campo di calcio interno alla struttura penitenziaria, legato al tema dei Valori. L’iniziativa è il momento conclusivo del progetto “Valori dentro” ideato e realizzato dall’Associazione Le Ali Morali per la riscoperta di dodici valori, «Ovvero - spiegano - di dodici attitudini a cui ancorare la speranza di scrivere una nuova pagina: Rispetto, Onestà, Coraggio, Perdono, Amore, Generosità, Gentilezza, Ottimismo, Gratitudine, Impegno, Pazienza, Integrità».

Il Falsh Mob dei Valori, aggiungono, ha un messaggio preciso: «Nessuna protesta, nessuna polemica, nessun dito puntato verso nessuno ma tutti uniti per lanciare un messaggio di incoraggiamento e speranza». Il progetto stesso “Valori dentro”, è ispirato al principio secondo il quale «è più facile prendere decisioni quando conosciamo i nostri valori», ed è articolato in tre fasi: la prima riguarda la distribuzione dei volumetti autoprodotti. Nella seconda avvengono incontri e approfondimenti, accompagnati da immagini e video per illustrare in modo creativo il significato e la loro influenza pratica nella vita di tutti i giorni. Infine la terza fase, quella del Flash Mob.

Venerdì, al suono di una sirena, i detenuti sceglieranno uno dei dodici valori proposti, e scenderanno nel campo sportivo interno del carcere per mostrare, reggendo un cartello, il loro impegno a ricominciare, per concludere raccontando le motivazioni della loro scelta. Saranno presenti i referenti di questo percorso, che lo hanno sostenuto e portato avanti all’interno del Bassone: Carla Santandrea, direttrice del carcere, Maria Manzella, Vice Commissario e Comandante di reparto, Giovanbattista Perricone, responsabile dell’area educativa, e Barnaba Ruggieri, presidente dell’associazione Le Ali Morali.

Di fatto, al di là della performance, si tratta del tentativo di coinvolgere i detenuti su temi etici, e di spingerli a fare riflessioni approfondite sulle condotte che li hanno portati a trovarsi in una situazione di privazione della libertà. Spunti per ragionare anche al di là del momento più legato allo spettacolo. 

di Paola Pioppi