Giovedì 18 Aprile 2024

Expo e alimentazione, a Como una serie di corsi rivolti agli anziani

L'assessore: “Promuovere una cultura diversa rispetto all’alimentazione e avviare un lavoro di prevenzione per coinvolgere tutti i soggetti che si occupano degli anziani e quindi per fare rete" di Roberto Canali

EXPO 2015

EXPO 2015

Como, 29 gennaio 2015 -  In attesa di Expo il Comune di Como ha deciso di organizzare una serie di corsi, rivolti agli anziani e alle persone che si occupano di loro, per insegnare la corretta alimentazione. “Promuovere una cultura diversa rispetto all’alimentazione e avviare un lavoro di prevenzione per coinvolgere tutti i soggetti che si occupano degli anziani e quindi per fare rete – spiega l’assessore ai Servizi Sociali, Bruno Magatti -  La salute dell’anziano è legata anche a ciò che mangia, a come si nutre, e nell’anno di Expo è importante accendere una luce su questo tema”. Coordinatore dell’iniziativa il dotto Alfredo Vanotti, docente di Dietologia all’Università Bicocca e Statale di Milano, Guido Frigerio oncoematologo consigliere e vicepresidente della Consulta Anziani del Comune di Como, Paolo Ferraris, Anna Veronelli, consigliere e vicepresidente della Consulta Disabili, Roberto Camagni, direttore della divisione Lombardia di Camst, società di ristorazione. “I dati di Como - spiega il dottor Frigerio - ci dicono che oggi abbiamo 68 anziani ogni 100 giovani; questo rapporto arriverà a 123 anziani ogni 100 giovani tra dieci anni e tra vent’anni sarà di 139 anziani ogni 100 giovani. Investire nella prevenzione vuol dire risparmiare sui costi socio-sanitari”.

“La fragilità nutrizionale – ha sottolineato Vanotti - non è malnutrizione ma è qualcosa che viene prima. Fragile è chi non sa, chi non conosce. All’ospedale di Erba abbiamo effettuato dei test, bene quasi il 30% delle persone che si sono rivolte all’ospedale erano in stato di fragilità nutrizionale. Il percorso che avviamo a Como è il primo in collaborazione con un’amministrazione comunale e questo è molto importante”. Il primo appuntamento di questa “rivoluzione” culturale è fissato per il 6 febbraio alle 20.45 in Biblioteca e si parlerà, naturalmente, di fragilità nutrizionale. Verrà distribuito anche un opuscolo con l’indicazione dei pasti da consumare nell’arco della giornata, quali cibi preferire, le frequenze settimanali dei consumi di carne, pesce, verdure, affettati, formaggi e uova, l’importanza di bere e ancora utili consigli rispetto ai condimenti, al consumo di zuccheri. “Lo scopo di questo progetto e di questo opuscolo - conclude Vanotti - è evitare che i nostri cari diventino fragili, fornendo a chi li assiste tutti gli strumenti necessari per preservarne al meglio lo stato di salute ed assicurare loro un miglioramento della qualità della vita”.